Lago di Fimon ad Arcugnano vicino Vicenza: immersi nella natura a due passi dalla città

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Il Lago di Fimon durante la bella stagione
Il Lago di Fimon durante la bella stagione

La vita di città e l’inquinamento vi stressa? Avete voglia di natura e la cercate vicino alla città? Per chi abita a Vicenza, l’oasi più vicina per rilassarsi e stare all’aria aperta è il Lago di Fimon ad Arcugnano. Qui si possono fare lunghe passeggiate, osservare flora e fauna e…scattarsi i selfie nel pontile di legno.

Il pontile di legno

Questo specchio d’acqua è di circa 0,68 km quadrati e ha una profondità media di circa 2 metri.

Il lago ha origini antichissime: è un residuo glaciale quaternario racchiuso nella Valle di Fimon il cui unico sbocco sulla pianura è solamente nel breve tratto di congiunzione tra Santa Croce Bigolina e Lòngara, dove i depositi alluvionali hanno livellato il fondo della valletta alla grande pianura padana. La valle è sempre stata paludosa, ma già dall’età del bronzo iniziò ad essere frequentata ed abitata. L’opera dell’uomo in epoca storica ha determinato un progressivo consolidamento degli strati torbosi ed il drastico ridimensionamento degli specchi lacustri, di cui il lago di Fimon è l’ultimo rimasto.

Cigni sulle acque del lago di Fimon
Cigni sulle acque del lago di Fimon

Nelle torbiere dei dintorni sono stati trovati resti di animali, anche tropicali, e tracce di attività umane proto-storiche.

Sono quindi copiosi i ritrovamenti archeologici avvenuti in zona, che sono il frutto dell’attività iniziata dal naturalista vicentino Paolo Lioy nell’Ottocento. Da questi è emerso che gli insediamenti umani sul lago furono più d’uno: almeno due quelli databili in epoche chiaramente distinte quali il Neolitico e l’Età del Bronzo. I reperti più considerevoli hanno a che fare con resti di capanne comprensive di focolari di diverse fogge. Molti i tipi di legno utilizzati di cui la zona era ampiamente provvista, ancora più di adesso. Rinvenuti anche utensili e armi in selce e osso, oggetti di ceramica e una tomba. Tra i vari percorsi che sono stati ricavati oggi intorno al lago ce n’è uno chiamato Percorso Archeologico Valli di Fimon dove è possibile assaporare tutto questo.

Alcune barchette presenti al lago di Fimon
Alcune barchette presenti al lago di Fimon

La natura regala invece splendidi esemplari di vegetazione come salici, pioppi, ninfee e castagne d’acqua, frutto che oggi si trova solo qui, dal sapore simile a quello delle castagne di terra. Tante pure le specie ittiche tra cui la carpa, la tinca, il luccio e l’anguilla.

E noi abbiamo visto anche delle enormi nutrie, che portavano via ai cigni del pane secco lanciato da una signora, moltissime anatre in fila e tante altre specie di uccelli.

Una grossa nutria che sulle sponde del lago di Fimon ha portato via del cibo ad un cigno
Una grossa nutria che sulle sponde del lago di Fimon ha portato via del cibo ad un cigno

La passeggiata intorno al lago è ideale anche per famiglie con bambini e disabili.