Lago di Fimon e i lavori alla strada, cittadini e associazioni: “garantire equilibrio tra fruibilità turistica e tutela ambientale”

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lago di Fimon
lago di Fimon

Un gruppo di cittadini ed associazioni (WWF, LIPU, Legambiente, SOS Anfibi Vicenza, Comitato risorgive di Bressanvido), costituito da appassionati, studiosi e professionisti del settore naturalistico, si è riunito allo scopo di salvaguardare il benessere naturalistico del Lago di Fimon e in un comunicato che pubblichiamo di seguito sottoscritto con oltre 500 firme e consegnato oggi pongono una serie di osservazioni relative al progetto di “Ammodernamento e messa in sicurezza strada di collegamento alla zona belvedere sud del Lago” proposto dal Comune di Arcugnano, al fine di preservare un delicato sito naturalistico e di pregio, unico nel suo genere, da un’opera contrastante con gli obiettivi prefissati di tutela a cui il lago è vincolato.

Tale progetto, attingendo ad un “bando regionale per la sicurezza stradale della rete viaria”, in realtà prevede un intervento di allargamento del camminamento pedonale perilacustre e la costruzione di un pontile a sbalzo sul lago, in un’area che le stesse Linee Guida provinciali hanno destinato a divenire “zona di rispetto e protezione per l’ittiofauna e l’avifauna”. Questo progetto, risalente al 2016, era già stato oggetto di osservazioni e raccolta firme, le quali non hanno avuto alcun riscontro.

Sulla base delle criticità del progetto e dei contenuti poco chiari e contrastanti con le normative e linee guida vigenti, le associazioni del territorio esprimono così la preoccupazione della cittadinanza e dei sottoscriventi per la gestione del lago, del suo delicato equilibrio ecologico e valore paesaggistico.

Questa iniziativa si propone di presentare un autorevole punto di vista relativamente alla sostenibilità ambientale delle opere in approvazione oggi, chiedendo di riconsiderare completamente quanto previsto sul sito.

Contemporaneamente le sottoscriventi associazioni auspicano l’apertura ad un dialogo con gli Enti Pubblici gestori dell’area rendendosi disponibili ad offrire per il futuro le proprie competenze al fine di progettare e garantire il necessario equilibrio tra fruibilità turistica e tutela di un luogo così delicato e unico nel suo genere.


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