“Ringrazio il consigliere provinciale all’Ambiente, con delega al lago di Fimon, Matteo Macilotti, perché grazie anche al suo impegno hanno avuto inizio i lavori di dragaggio di una parte del lago”. Le parole sono di Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“Lo scorso anno – ricorda il consigliere – è stato siglato l’accordo tra la Provincia di Vicenza e la Regione del Veneto che prevede un’attività di manutenzione costante e completa del lago da realizzarsi in stretto collegamento con il comitato tecnico specializzato, appositamente costituito, che avrà il compito di valutare e monitorare le attività in capo alla Provincia stessa.
Questo comitato tecnico si è riunito più volte, convenendo che l’unica strategia possibile fosse quella di procedere al dragaggio dello stesso lago, previo un progetto pilota, inizialmente solo su una porzione d’acqua, così da poter verificare l’intervento dal punto di vista ambientale e della biodiversità.
E’ chiaro che questo non basta – sottolinea Formaggio – e appoggio quanto detto dal consigliere Macilotti: bisogna insistere affinché il progetto pilota venga attuato a 360 gradi, e ciò potrà realizzarsi solo grazie all’intervento della Regione del Veneto, con lo stanziamento delle risorse economiche utili al dragaggio completo. Se ciò non dovesse accadere il lago morirà.
Come ho più volte dichiarato – conclude il consigliere Joe Formaggio – il lago di Fimon va salvato per far sì che diventi polo turistico di grande importanza. Studierò quali strumenti adottare affinché la Regione del Veneto possa intervenire al più presto per finanziare il dragaggio completo, come da accordo stabilito con la Provincia”.
Il lago di Fimon è uno specchio d’acqua di modeste dimensioni (0,68 km2) e poco profondo (in media 2 m) che si trova nel comune di Arcugnano (provincia di Vicenza), tra le frazioni di Pianezze e Lapio. È l’unico lago di dimensioni significative dell’intera provincia. I dintorni del lago sono anche un sito archeologico, la cui importanza fu riconosciuta già nel XIX secolo dal naturalista vicentino Paolo Lioy.