“Un intervento tempestivo e coraggioso da parte di un team d’eccezione: desidero esprimere la mia gratitudine ai due assistenti ai bagnanti, Lauro e Sara, che insieme ai loro cani da salvataggio, Ada e Keiko, hanno evitato che una mattinata di svago si trasformasse in tragedia, salvando un quindicenne che stava per annegare dopo un incidente con il kayak nelle acque del Lago di Santa Croce. Un’operazione a cui ha contribuito anche un sub con grande generosità. Ancora una volta, i nostri cani da soccorso dimostrano di essere eroi silenziosi, capaci di fare la differenza per la sicurezza delle nostre vite.”
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’episodio avvenuto questa mattina intorno alle 12.30, quando un quindicenne di Piove di Sacco, dopo aver affittato un kayak al Lago di Santa Croce, si è trovato in difficoltà. A circa settanta metri dalla riva, il kayak si è capovolto, probabilmente a causa della scarsa esperienza del giovane. Nonostante indossasse un giubbotto di salvataggio, il ragazzo non riusciva a rimanere a galla. L’intervento di salvataggio, che ha coinvolto un sub, insieme agli assistenti ai bagnanti e ai loro cani addestrati, un golden retriever e un pastore belga, è stato determinante per evitare una potenziale tragedia.
Il lago di Santa Croce, il più grande della provincia di Belluno e il secondo del Veneto, è un lago naturale formatosi da una frana che ha chiuso la Val Lapisina bloccando la discesa del fiume Piave verso Vittorio Veneto e creando la Sella del Fadalto. Sito nella zona dell’Alpago tra Farra d’Alpago, Puos d’Alpago e Ponte nelle Alpi, al confine con la provincia di Treviso, è uno specchio d’acqua che riflette sulle sue acque cristalline i monti dell’Alpago e il Nevegal. I paesi lungo le rive conservano ancora esempi delle tipiche architetture di case a gradoni con coperture in lastre di pietra, paglia e cannette palustri.
