La più alta corte di Hong Kong ha emesso lunedì una sentenza storica che consentirà alle persone transgender di modificare l’indicazione del proprio sesso sulla carta d’identità senza sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione di genere.
La Corte d’Appello ha stabilito che quella legge violava i diritti delle persone transgender ed era incostituzionale.
La causa è stata intentata nel 2019 da Henry Edward Tse e da un’altra persona – identificata solo come “Q” – contro il Commissioner of Registration dopo che un funzionario si era rifiutato di rivedere il loro status di genere sulla carta d’identità di Hong Kong, mentre i due hanno modificato con successo le indicazioni di genere sui loro passaporti britannici.
Nel 2019 e nel 2022, due tribunali di grado inferiore di Hong Kong hanno respinto il ricorso di Q e Tse, dando ragione al governo.
La notizia è fondamentale per i diritti umani, soprattutto ricordando che la procedura comprenderebbe la rimozione dell’utero e delle ovaie e la costruzione di genitali maschili, un intervento rischioso che potrebbe portare a complicazioni nei pazienti.
Fonte: The Vision