
MILANO (ITALPRESS) – In merito all’impatto dei dazi dagli Stati Uniti, “la prima cosa da evitare sono le delocalizzazioni. Una delle operazioni che Trump sta facendo è: venite a produrre qui che così vi faccio spendere meno. Io penso che l’Italia e l’Europa devono porsi il problema che non ci sia nessuno che delocalizzi le produzioni qui per andare a lavorare negli Stati Uniti”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, aprendo a Milano i lavori di Futura 2025. “Altro tema è come si rilanciano gli investimenti. Storicamente i dazi commerciali, che sono una guerra commerciale, hanno sempre anticipato le guerre mondiali. E siccome il clima di guerra è già partito, perché si sta parlando di riarmo, perché siamo in presenza di guerra, perché ci siamo già abituati a ragionare come se fossimo già in guerra. Da questo punto di vista, per noi è necessario che ci siano dei negoziati, che l’Europa si strutturi e che non faccia altri dazi”, ha aggiunto.
Dal Governo “a oggi non abbiamo avuto ancora nessuna convocazione dal Governo. L’ultima volta che Cgil, Cisl e Uil hanno visto il governo è stato a novembre quando hanno presentato la legge di bilancio. Tra l’altro anche allora ci convocarono 15 giorni dopo che l’avevano già consegnata in Parlamento. Quindi, se devo indicare, in questo periodo non c’è una particolare volontà di questo governo di confrontarsi con le organizzazioni sindacali”, ha aggiunto il leader sindacale: “nell’incontro su come affrontare la questione dei dazi ha parlato solo con le imprese e sono venuti fuori da quell’incontro dicendo che bisogna dare molte risorse a pioggia a tutte le imprese. Voglio dirlo in modo molto chiaro: questo Paese lo tengono in piedi le persone che lavorano perché la ricchezza di un Paese la produce chi lavora”.
“Anzi, abbiamo una parte che distrugge la ricchezza di chi lavora facendo speculazioni finanziarie. Da questo punto di vista il governo decida quello che ritiene più opportuno. Penso che, senza il coinvolgimento del mondo del lavoro, non si va da nessuna parte e vanno semplicemente a sbattere. Per quello che ci riguarda è assolutamente necessario rilanciare con una politica di investimenti e di crescita dei salari – ha sottolineato Landini – Noi non siamo d’accordo che i soldi che l’Europa ci ha messo a disposizione, penso al Pnrr o ai fondi, siano oggi dirottati per darli a pioggia alle imprese. I soldi devono essere utilizzati per gli investimenti che erano previsti per fare infrastrutture, asili, scuole e tutto quello di cui c’è bisogno”.
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