L’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin lunedì pomeriggio ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e del sindaco Luigi Brugnaro al convegno “I primi 20 anni e i prossimi impegni per un’economia amica del clima” organizzato da Kyoto Club a Palazzo Labia a Venezia.
“Siamo in anticipo di 4 anni”
“Vi ringrazio perché avete voluto organizzare questo convegno il 25 marzo, data in cui si ricorda la fondazione di Venezia – ha esordito De Martin – Voglio sintetizzarvi quello che la Città, capitale della resilienza, e la nostra Amministrazione stanno facendo sul fronte ambientale. Noi gli obiettivi di Kyoto, che hanno orizzonte temporale 2020, li abbiamo già raggiunti nel 2016, con 4 anni d’anticipo. Non ci siamo fermati qui e stiamo lavorando per risultati ancora più performanti, anche attraverso l’aggiornamento del Paes, il Piano d’azione per l’economia sostenibile, in cui programmiamo le nuove azioni e i nuovi obiettivi 2030 e 2050 al fine di concorrere anche all’implementazione dell’Accordo di Parigi”.
“Emissioni diminuite”
“Le emissioni di anidride carboica – ha continuato l’assessore – si sono ridotte soprattutto nel settore dei trasporti privati e commerciali, in fatto di edifici residenziali, di illuminazione pubblicia e pure guardando agli impianti del terziario. Anche sul fronte dei trasporti pubblici abbiamo raggiunto ottimi risultati, grazie ai nostri interventi soprattutto nel settore su gomma. Da non dimenticare, poi, quanto stiamo attuando nell’ambito ‘casa’, anche grazie al recupero sul fronte energetico del parco immobiliare in terraferma”.
“Le nostre future azioni”
L’assessore De Martin ha poi passato in rassegna anche le future azioni dell’Amministrazione: “L’aggiornamento del Paes porta con sé il rinnovo della flotta degli autobus urbani ed extraurbani – ha dichiarato – con l’aquisto di 60 nuovi mezzi a doppia alimentazione dalle emissioni paragonabili ai motori a metano. Al Lido e Pellestrina, poi, la trentina di mezzi di trasporto pubblico tradizionali a diesel sarà sostituita con altrettanti veicoli elettrici alimentati da accumulatori installati a bordo. Vogliamo rendere il Lido un’isola ‘green’ – ha spiegato De Martin – autorizzando anche 4 stazioni di ricarica ad hoc. Abbiamo anche attivato nel territorio comunale un nuovo servizio di car sharing chiamato “Yuko with Toyota” che si caratterizza per una flotta di 39 mezzi con 15 aree di parcheggio dedicate e 62 stalli riservati. Grazie a un protocollo di intesa tra Comune ed Enel X, inoltre, favoriamo la mobilità elettrica attraverso l’installazione di 50 infrastrutture di ricarica dei veicoli, cui si aggiunge anche un accordo tra Eni Diesel e il gruppo Avm e Veritas per un progetto di sperimentazione attivo dall’1 aprile 2018 per testare e implementare nuove tecnologie a protezione della salute pubblica e dell’ambiente in ottica di un’economia circolare. In pratica gli oli esausti di uso domestico vengono raccolti da Veritas e conferiti alla ditta Eni Bio Refinery di Porto Marghera, che li trasforma in bio diesel utilizzato da Actv per i vaporetti. Di più, Eni e Veritas hanno stipulato un accordo promosso dall’Amministrazione comunale per valorizzare i rifiuti e trasformarli in risorse energetiche, un importante esempio di economia circolare”.
“Manutenzione quotidiana”
“Le grandi opere come il Mose – ha sottolineato De Martin – si coniugano con minuzioni e quotidiani interventi di manutenzione urbana, come l’innalzamento del piano di calpestìo a 110 centimetri sul livello del mare e il restauro dei gatoli e della rete fognaria. Già dal 2019, inoltre, abbiamo avviato un accordo di collaborazione biennale con il CoRiLa per uno studio di analisi del rischio e vulnerabilità legato ai possibili cambiamenti climatici, mentre poche settimane fa, a febbraio, abbiamo adottato il nuovo Piano delle Acque del Comune, uno strumento di raffronto tra l’assetto idrogeologico esistente e le migliori azioni da intraprendere per una pianificazione che contemperi sviluppo e tutela ambientale e idrica”.
“Necessari incentivi per rinnovare i motori dei natanti”
“In conclusione – ha affermato De Martin – volevo soffermarmi sull’interessante dato di Ecosistema Urbano. Si tratta di un rapporto che valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 104 capoluoghi di provincia italiani. Il Comune di Venezia è passato dalla cinquantesima posizione del 2016 alla quattordicesima del 2018, a testimonianza di un progressivo miglioramento dei nostri standard di sostenibilità. La grande sfida adesso – ha concluso l’assessore – la città ce l’ha sui motori delle sue barche. Se vogliamo ridurre velocemente parte delle esalazioni in atmosfera c’è bisogno di un’incentivazione fiscale da parte del governo anche per il rinnovo dei motori dei natanti, che per noi veneziani contano tanto quanto un motorino o un furgone di un artigiano in terraferma. Questa deve essere una richiesta da lanciare a voce alta, in virtù di una specificità della Città che non può essere ignorata”.
Kyoto Club
Al convegno di Palazzo Labia, che celebra i 20 anni dell’attività di Kyoto Club, organizzazione non profit nata a Venezia nel 1999 costituita da imprese, Enti, associazioni e amministrazioni locali impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto e con l’Accordo di Parigi del dicembre 2015, hanno partecipato tra gli altri anche il vicepresidente di Confindustria con delega alla Politica industriale, Giulio Pedrollo, e il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese.
Tavole rotonde
Dopo i saluti istituzionali (aperti da un intervento video della presidente di Kyoto CLub Catia Bastioli), l’incontro si è sviluppato attraverso la tavola rotonda “Innovazione per la riduzione delle emissioni: buone pratiche dal territorio” tra Andrea Bos, presidente della società consortile Hydrogen Park; Andrea Razzini, direttore generale del Gruppo Veritas spa; Fabio Sacco, presidente di Alilaguna spa, e Davide Spotti, presidente e co-fondatore di Regalgrid Europe srl.
Dibattiti
E’ seguito il dibattito “I prossimi impegni per un’economia amica del clima” durante il quale hanno preso la parola, tra gli altri, Gianluigi Angelantoni, vicepresidente di Kyoto Club; Laura Bruni, coordinatrice del Gruppo di lavoro Efficienza energetica di Kyoto Club; Massimo Colomban, presidente di Kyoto Club dal 1999 al 2003; Massimo Orlandi, presidente di Kyoto Club dal 2005 al 2009; Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e vicepresidente di Kyoto Club dal 1999 al 2009, e Gianni Silvestrini, direttore scintifico di Kyoto Club. Le conclusioni del convegno sono state poi moderate da Francesco Ferrante, vicepresidente del Coordinamento nazionale Free e vicepresidente di Kyoto Club.