L’assessore Mar alla premiazione del 56. Premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini, Mestre”: “Attraverso questo evento si rendono protagonisti i giovani”

142
Comune di Venezia
Comune di Venezia

L’assessore comunale Paola Mar ha partecipato questo pomeriggio al Teatro Toniolo di Mestre alla serata finale della 56. edizione del Premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini, Mestre”, nel corso della quale è stato proclamato il vincitore, tra i tre finalisti in concorso.

“I libri ci permettono di sognare – ha dichiarato l’assessore sul palco – Ci danno la possibilità di spaziare in un mondo più vasto. Nessuno di noi avrebbe potuto prevedere nel Novecento che ora saremmo tutti diventati schiavi degli smartphone e per questo motivo la decisione della famiglia Settembrini di dar vita a un concorso letterario è di un’importanza fondamentale. Abbiamo la responsabilità, come istituzioni, di sviluppare la loro visione e il loro progetto. Attraverso questo premio – ha aggiunto Mar – non solo si coinvolgono i giovani, ma li si rendono protagonisti. Da voi, giovani, ci attendiamo un aiuto per far sì che i nostri mondi possano incontrare i vostri. Questa – ha concluso – è la forza della visione che ha avuto la famiglia Settembrini, in cui il libro rimane al centro ma viene giudicato dalle nuove generazioni con i loro strumenti d’analisi”.

Istituito nel 1959 dal commercialista appassionato di letteratura Arnaldo Settembrini, in memoria della moglie Leonilde, si tratta di un premio letterario per racconti e novelle in lingua italiana. Dai primi anni ‘90, dopo la scomparsa del fondatore, l’organizzazione è passata alla Regione del Veneto – rappresentata in quest’occasione dal direttore dell’Area Capitale umano, cultura e programmazione comunitaria, Santo Romano, che ha puntato su un coinvolgimento sempre maggiore dei giovani. Il vincitore, Marco Marrucci, è stato infatti decretato dalla “Giuria Giovani”, composta da studenti dei licei Bruno, Franchetti e Morin di Mestre, Foscarini, Marco Polo, Benedetti e Tommaseo di Venezia, che ha votato segretamente nel corso della cerimonia.

I tre finalisti – Patrizia Cavalli, “Con passi giapponesi” (Einaudi); Marco Marrucci, “Ovunque sulla terra gli uomini” (Racconti edizioni) e Beatrice Masini, “Più grande la paura” (Marsilio) – sono stati scelti invece a fine agosto fra 33 opere inviate da diverse case editrici dalla “Giuria Tecnica”, presieduta da Giancarlo Marinelli e composta da Emmanuela Carbè, Massimiliano Forza, Simona Nobili e Manlio Piva.

Nel corso della serata, la presentazione delle tre opere è stata accompagnata da un “booktrailer”, scelto direttamente dagli autori fra i molti video realizzati da studenti, che sono compagni di classe dei giurati, sotto la direzione del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova. Applaudito l’accompagnamento musicale degli studenti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Le biografie dei finalisti

Marco Marrucci (San Miniato, 1985) è laureato in Estetica, polistrumentista e cantante. “Ovunque sulla terra gli uomini” è il suo esordio per Racconti Edizioni, 2018.

Beatrice Masini è autrice di opere per l’infanzia e stimata traduttrice (tra gli altri, si è occupata della traduzione di diversi volumi della serie di Harry Potter di J.K. Rowling). Nel 2010, il suo romanzo “Bambini nel bosco” (Fanucci) è stato finalista al Premio Strega, mentre con il romanzo “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani) ha vinto il Premio Selezione Campiello 2013. Le sue opere sono state tradotte in quindici paesi. Per Marsilio ha pubblicato nel 2019 “Più grande è la paura”. Per cinque volte si è aggiudicata il Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia, sia come autrice che come traduttrice. Dal 2015 è direttore editoriale di Bompiani.

Patrizia Cavalli è nata a Todi e vive a Roma da quando vi si trasferì per studiare filosofia. Nei primi anni ’70 conobbe Elsa Morante alla quale deve, tra le tante cose, il titolo e la pubblicazione del suo primo libro, “Le mie poesie non cambieranno il mondo” (Einaudi, 1974), cui hanno fatto seguito altre cinque raccolte, sempre presso Einaudi, di cui l’ultima, “Datura” (2013), contiene “Tre risvegli”. Ha inoltre scritto radiodrammi per la RAI e un saggio su Frida Kahlo che le è valso il premio De Sanctis. Nel 2012 ha pubblicato il libro catalogo “Flighty matters” (Quodlibet) con cinque poesie e un racconto sulla moda e, in collaborazione con Diana Tejera, “Al cuore fa bene far le scale”, un libro con cd di poesie e canzoni. Nel 2013 la Galleria Miscetti di Roma ha ospitato una suamostra di manoscritti, stagnole e liste, dal titolo “I miei splendidi giorni tutti uguali”. Nello stesso anno presso Farrar Straus and Giroux è uscito in edizione bilingue “My Poems Won’t Change the World – Selected Poems (1974 -2006)”, con traduzioni di illustri poeti americani. Tradotta anche in francese, spagnolo, tedesco e varie altre lingue, ha ricevuto numerosi premi tra cui Viareggio, Pasolini e Cardarelli. Nel 2003 il governo francese le ha conferito il titolo di Chevalier des Artes et des Lettres e nel giugno del 2016 ha ricevuto da parte dell’American Accademy of Rome la McKim Medal. Nell’ottobre del 2016 è uscita presso le edizioni nottetempo la raccolta in volume delle sue traduzioni di Shakespeare per il teatro (“La tempesta”, “Sogno di una notte d’estate”, “Otello” e “La dodicesima notte”). Nel 2017 ha vinto per la poesia il Premio Feltrinelli dell’Accademia del Lincei. Nel 2019 ha pubblicato, sempre presso Einaudi, il suo primo libro di prose, “Con passi giapponesi”.