L’assessore Venturini all’apertura delle celebrazioni per i 150 anni della Fondazione Querini Stampalia

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Comune di Venezia
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“Sentiamo il peso e la responsabilità di salvaguardare il tesoro di conoscenze, di beni, libri della Querini Stampalia, che non è solo una biblioteca, una fondazione e sede museale, ma una filosofia che rende la cultura fruibile a tutti”. Con queste parole l’assessore alla coesione sociale, Simone Venturini, è intervenuto questo pomeriggio in occasione del seminario promosso nell’auditorium della Fondazione in occasione dei 150 anni dalla morte del conte Giovanni Querini Stampalia.

All’appuntamento hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, il presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Gherardo Ortalli, il Direttore delle Gallerie dell’Accademia, Giulio Manieri Elia.

“Il testamento del conte Querini Stampalia – ha spiegato in apertura Marino Cortese, presidente della Fondazione – è un manifesto politico e culturale: detta una strada alla quale abbiamo cercato di essere fedeli in questo lungo periodo, per offrire un servizio culturale intelligente e libero”.

Nel portare i saluti del sindaco di Venezia e dell’Amministrazione comunale, che ha voluto ricordare, con una commemorazione solenne, la figura del conte durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, l’assessore Venturini ha sottolineato come la storia della Querini rispecchi quella del suo fondatore: “un uomo nato nel periodo di decadenza della gloria della Repubblica Serenissima, che però ha saputo guardare in modo lungimirante al futuro, con orizzonti ben più ampi della sola città lagunare, capendo dove stava andando la storia”.

“In questi 150 anni – ha aggiunto Venturini – la Fondazione Querini Stampalia è stata capace di trasformarsi, di evolversi, di parlare alle nuove generazioni, di aprirsi e riformarsi, ristrutturarsi con l’architettura contemporanea, contaminarsi con la città e le altre realtà culturali. Ha saputo diventare una fondazione contemporanea senza vivere di glorie passate. Credo che le ultime iniziative promosse, tra convegni e mostre, dimostrino come la Querini Stampalia non solo abbia una grande storia, ma soprattutto un futuro luminoso. Penso che sia anche nostra responsabilità sostenerne lo slancio: per questo confermiamo la nostra alleanza, per il bene di Venezia e per garantire alle nuove generazioni di poter continuare a studiare in queste bellissime sale, ricche di storia”.

Durante il seminario è stata poi approfondita la figura di Giovanni Querini Stampalia come uomo, imprenditore e filantropo. A tracciarne il ritratto sono intervenuti Eva Cecchinato, Bebet Trevisan e Cristina Celegon, Giorgio Busetto, Sandro Francini e Giorgio Crovato.

E’ seguita l’inaugurazione della mostra dedicata al conte Querini Stampalia, mentre questa sera dalle 21.45 a mezzanotte, sulla facciata d’ingresso della Fondazione, si svolgerà la proiezione scenografica delle collezioni d’arte e dei documenti antichi custoditi nel palazzo.