Laudate Deum e i cambiamenti climatici, il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi contro Papa Francesco: “Fuorviante per un cristiano”

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Papa Francesco (foto: Vatican News)

Ho letto ‘Laudate Deum’, l’ultima esortazione apostolica di Papa Francesco, pubblicata nei giorni scorsi. Ne sono rimasto colpito, ma negativamente”. Il commento è di Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Gruppo Misto, ex Lega ed eletto in Regione Veneto con la Lista Zaia. Ad inizio anno era finito nell’occhio del ciclone per le sue posizioni filo russe.

“La scienza – osserva il consigliere – è dubbio e dialettica, non un monologo a senso unico: non si confonda l’ideologia con la scienza. L’esortazione apostolica ‘Laudate Deum’ mi sembra più un documento ideologico che bolla come falso il pensiero di molti scienziati, anche cristiani, che un’esortazione di fede. Si parla molto di clima e poco di fede. L’ho letta con attenzione e riletta. È fatta molto bene come documento finale di una delle tante conferenze sui cambiamenti climatici o per una sessione di Davos, ma fuorviante per un cristiano. Parla molto di ideologia e poco nulla di fede, tranne un blando cenno nel finale. È evidente l’aumento delle temperature negli ultimi anni ma, come sostengono molti scienziati tra cui vari premi Nobel, non sono altrettanto evidenti le cause”.

“Non credo sia compito della fede dire chi ha ragione e chi ha torto – puntualizza Valdegamberi –  Si rischia di tornare al medioevo e di trasformare la scienza in ideologia, che poi verrebbe usata per condizionare i comportamenti dei cittadini, sempre più spaventati, divisi e deboli. Il rischio è di aumentare la manipolazione delle coscienze e di accentuare le disuguaglianze tra ricchi e poveri. L’ideologia prende come verità assoluta un pensiero, decretando a priori che è falsa ogni posizione contraria. La scienza non dev’essere una verità assoluta, perché il dubbio è il motore che la alimenta.  La scienza non funziona ‘a maggioranza’”.

“Il progresso scientifico – conclude Stefano Valdegamberi – è spesso frutto di chi esce dal coro, di una minoranza. Vi sono decisioni degli Stati che, oltre a essere inefficaci, sono intrise di contraddizioni. Sono deluso dal fatto che la Chiesa si ponga come arbitro della pseudo-scienza, adeguandosi alle ideologie dominanti, smentendo quegli scienziati, anche cristiani, che criticano questo. Negare il dubbio e il contraddittorio è di per se’ un comportamento anti-scientifico e bollare o negare questa facoltà, mi pare assai inopportuno e poco cristiano”.