Giovedì 10 settembre ci occupavamo direttamente del caso Silvio Giovine (quello della laurea con data ignota, non dei kebab messi al bando) titolando "La laurea di Giovine è riportata correttamente nel curriculum dell’assessore all’atto della sua nomina? Le domande ripetute a lui e al Comune di Vicenza".
Lo facevamo dopo le «“controdeduzioni” di Silvio Giovine sul Giornale di Vicenza, che aveva sollevato il caso (la presenza della laurea in legge dell’assessore di Vicenza nel curriculum attualmente sul sito del comune ma senza la data del conseguimento per capire se quello presentato e pubblicato all’atto della sua nomina fosse corretto, con o senza laurea) e dopo le polemiche sollevate dalle sue risposte evasive (cfr. anche Vipiù “Silvio Giovine, i kebab al bando e la laurea in legge “senza data”. Marco Tullio: l’assessore, uno studente più Unifortunato che bravo“)».
Visto che l'assessore faceva (e ad oggi ancora fa fatica), anche dopo le sollecitazioni non solo nostre, a ricordare la data della sua laurea limitandosi a mostrare una sua foto col copricapo da universitario e con la sua tesi, da cui è impossibile leggere una qualunque data di presentazione all'Università telematica beneventana Giustino Fortunato (il cui slogan recita "Diventa uno studente Unifortunato!") e viste le prime risposte evasive e imprecise del Comune di Vicenza al nostro primo accesso agli atti in data 9 settembre dopo quello, infruttuoso, alla memoria del Giovine, lo abbiamo ribadito nella tarda serata col supporto anche di un legale, non solo laureato in legge ma anche esercitante la professione.
La prima risposta degli organi comunali preposti riportava, infatti, non l'atto di nomina iniziale del 22 giugno 2018 dell'assessore ma l’aggiornamento nelle deleghe in data 8 ottobre 2019 (oltre un anno dopo) a seguito di un “rimpasto” di Giunta e non forniva né il currIculum vitae presentato agli uffici comunali e pubblicato all’epoca della prima nomina né la data di pubblicazione del curriculum vitae presente oggi nel sito.
Le domande ripetute puntavano, quindi, a risposte che facciano conoscere ai cittadini di Vicenza, e di chi in provincia si appresta a votare per le regionali a cui Giovine è candidato da estimatore di Mussolini, se il politico abbia agito in maniera trasparente nelle sue comunicazioni e, quindi, sostanzialmente, se "all’atto della sua nomina il curriculum riportava o meno i dati esatti o evidenziava una laurea ancora non conseguita"
Il Comune ci risponde, questa volta in maniera chiara, nella tarda serata del 10 settembre attendiamo il week end perché lo studente Unifortunato rispondesse al nostro appello diretto: "lo cerchi, il diploma di laurea, ne sia orgoglioso, si faccia un selfie con quello in mano e con la data in bella mostra e risponda, se il Comune tarda a farlo, alle domande ribadite all’ufficio stampa, al segretario generale e al direttore generale dell’amministrazione Rucco...".
No... Voice dall'assessore delegato anche alle attività della Fiera di Vicenza, ripartita, lei sì, con Voice) e allora ecco cosa risponde il Comune
«Le allego l'atto di nomina della giunta comunale del 22/6/2018 (clicca qui, ndr) e il curriculum vitae presentato da Silvio Giovine il 19/6/2018 (clicca qui, ndr) al Comune in seguito alla sua elezione a consigliere comunale e regolarmente pubblicato nell'area degli assessori dopo la sua nomina.
Quanto al curriculum vitae attualmente pubblicato sul sito, dalla comunicazione interna di trasmissione del medesimo dalla segreteria dell'assessore alla segreteria generale risulta che la sua pubblicazione sia avvenuta in data 12/3/2019, su richiesta dell'assessore in sostituzione del precedente».
Perfetto e corretto?
1 L'assessore Silvio Giovine non ha presentato un curriculum da laureato all'atto della prima nomina ad assessore: aveva conseguito, era scritto, un "diploma scientifico" (cosa è? In quale italiano significa diploma di liceo scientifico o maturità scientifica?) al Liceo scientifico privato Cardinal Cesare Baronio in data... non c'è
2 l'assessore Silvio Giovine ha inviato il nuovo curriculum da laureato alla segreteria generale che l'ha pubblicato in data 12/3/2019: dichiara di aver conseguito una Laurea Magistrale in Giurisprudenza con Tesi in Diritto Amministrativo dal titolo “L'intervento pubblico nelle crisi aziendali” e Voto 100/110. Dove e quando non c'è
Se l’Università, dice al GdV sciogliendo l'enigma del dove si fosse laureato, è la telematica Giustino Fortunato con sede di esami a Benevento ("ho sempre studiato all'università di Trento, dopodiché ho iniziato a lavorare e poi, visto che mi mancavano cinque esami, mi sono laureato all'università telematica...") sempre al GdV Giovine dice: "Mi sono laureato... due anni fa o l’anno scorso, non ricordo“ lasciando insoddisfatta la seconda "curiosità", su quando si sia laureato.
Ma due anni fa significherebbe agosto - settembre 2018, quando sul sito del comune campeggiava il "diploma scientifico" (già allora si era dimenticato della data di laurea tanto mia nona giornate il curriculum con il titolo a cui tanto teneva?) mentre un anno fa porterebbe ad agosto - settembre 2019, qualche mese dopo la sua comunicazione ufficiale al comune di essersi laureato datata 12 marzo 2019.
Perché tanta confusione per le date che mancano, da quella del "diploma" alla data della laurea, ben più impressa nella mente di ogni dottore, anche il meno orgoglioso e più indifferente al "titolo di studio"?
Orgoglio che lui ha e indifferenza che lui non mostra visto che nel suo post in cui stigmatizza le critiche di coloro che "si improvvisano anche Sherlock Holmes de noaltri (altro errore, si dice noaltri, ndr)», riferendosi a una giovane che aveva chiesto su Facebook delucidazioni sul suo titolo di studio e aggiungendo che questo «mi ha dato l’opportunità di rigustarmi una foto che per me ha significato tanta soddisfazione personale, non tanto per la laurea in sé, quanto piuttosto perché quando arrivi vicino al traguardo ma la vita ti mette nelle condizioni di lavorare e mettere da parte gli studi, e alla fine dopo anni trovi la forza sacrificandoti la notte per concludere il percorso, ti riempie di orgoglio».
Perché tutto questo?
Assessore smemorato? Non sarebbe una bella cosa. Assessore superficiale? Anche questo attributo non si sposerebbe con le qualità richieste a un pubblico amministratore.
Entrambi i difetti, comunque, sarebbero irrilevanti rispetto a quello, almeno inizialmente, ipotizzato di un assessore insincero che i documenti sembrerebbero smentire, il condizionale è d'obbligo perché il Comune ci ha scritto "Data e ateneo di conseguimento della laurea... sono informazioni di cui il Comune non dispone, in quanto non è tenuto ad acquisirle né a pubblicarle, vanno pertanto eventualmente richieste direttamente all'interessato...".
Allora per prima cosa, assessore, non deve né approfondire né ricordare, deve solo cercare il suo diploma di laurea, con cui potrebbe farsi una foto molto più significativa, anche per se stesso, di quella che si è fatta con la tesi.
Per seconda cosa, poi, non sarebbe male se chiarisse tutta questa confusione su un titolo di studio universitario, per giunta in una disciplina, legge, che richiama il rispetto delle regole, per tutti, a meno che lei non voglia gareggiare col Trota, alias Renzo Bossi, che di avere una laurea, albanese, asseriva di non saperlo neanche e che aggiunse che fu comprata a sua insaputa.
Salvo poi doversi dimettere da consigliare regionale.
In questo caso, se fosse eletto dopo gli sforzi che anche per questo obiettivo sta facendo, non sarebbe Unifortunato se dovesse emulare il Trota... e la data, questa volta sì, vorrà dimenticarla.
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