Lo avevamo detto ed è capitato – scrive nella nota che pubblichiamo il CoVePA Coordinamento Veneto Pedemontana Altenativa – il Mose della terra ferma veneta, la Superstrada Pedemontana Veneta si è allagata tra il casello di Malo e il raccordo con A31 (qui un allagamento precedente, ndr). Il casello aperto a giugno da ieri notte è chiuso e non funziona. Il blocco questa notte appena trascorsa era visibile dalla rotatoria di San Tomio di Malo che immette al casello di Malo. Risulta inoltre esondata la roggia Riale a Breganze che affluisce nel Laverda interessando anche qui la SuperPedemontanaVeneta. Come ha confermato telefonicamente la sala operativa della SPV spa è allagata una canna del tratto tra l’innesto con A31 e il casello di Malo sotto alla A31 in località San Simeone a Villaverla.
Dispiace avere ragione ma le capacità tecniche dei salernitano piemontesi sono quelle che dimostrano i fatti. A poco serve cercare giustificazioni, il nostro è un territorio di terra e acqua che giusto ieri ha dimostrato cosa può provocare la pioggia. Va evidenziato che in questa parte del vicentino le trombe d’aria e le esplosioni di vento orizzontali dell’ovest e del veronese si sono visti solo in televisione. Domani vedremo Zaia e il fido Bottacin in una esterna del dinamico duo, li vedremo nella ennesima puntata dei nostri con la supecazzola dell’impegno per aiutare i veneti arrampicandosi sugli specchi e prendersela “con i segni dei tempi”. Dovrebbero prendersela con se stessi e con chi ha consigliato loro di non dichiarare l’emergenza climatica del riscaldamento locale dei comuni e del Veneto e dichiarare invece quella della burla atmosferica e delle bombe d’acqua. È ora di dichiarare anche l’emergenza SPV, perché col fischio caro Luca, che riuscirai ad aprirla, forse l’anno del mai. Ormai oltre ai due innesti su A27 e A4, al tunnel Malo-Castelgomberto, adesso mancano i tunnel artificiali di Malo-A31 aperti a giugno di quest’anno appena dopo il covid.
CoVePA – Coordinamento Veneto Pedemontana Altenativa