Sabato il terzo gazebo tra la gente – scrive Giovanni Rolando consigliere comunale Pd e Comitato Albera – Per la Bretella dell’Albera, ma anche per chiedere il rispetto costituzionale del diritto alla libera espressione del pensiero in Aula consigliare, che il presidente del consiglio Sorrentino, con il silenzio assenso del sindaco Rucco, intenderebbe conculcare; come ha fatto facendo intervenire le forze della polizia urbana per espellere dall’aula una persona del Comitato che manifestava civilmente, in silenzio, con un semplice e rispettoso cartello che chiedeva una migliore qualità della vita in città per sè e per la propria famiglia.
E per tutti i cittadini. Già i consiglieri dell’opposizione si sono rivolti al nuovo prefetto, stigmatizzando l’operato del presidente del consiglio. Ma tutta la città ne parla e il Comitato non intende rinunciare ai propri diritti e alla consuetudine sempre rispettata e fin qui seguita da tutti i sindaci di qualunque orientamento politico. Per questo ha ricevuto piena solidarietà dalla gente. E inviti a non mollare.
Il Comitato Albera NO TIR SI’ BRETELLA per la Vita prosegue nella campagna di mobilitazione tra la gente ai mercati per ottenere il rispetto della tabella di marcia nella realizzazione dei lavori per la Bretella dell’Albera, ovvero il Completamento della Tangenziale di Vicenza primo stralcio primo tronco di 5.3 km da viale del Sole a località Moracchino alla confluenza con la sp 46 del Pasubio. I lavori vanno avanti a rilento, come riporta anche il Gdv nel servizio sulle infrastrutture stradali di cui necessita Vicenza e provincia.
Serve una svolta nell’organizzazione dei lavori che devono essere coordinati tra i vari soggetti Anas, Regione, Comune di Vicenza e di Costabissara, soc. Autostrada BS-PD. Si sono già accumulati 5 mesi di ritardo dal 21 marzo 2018 data della firma di consegna lavori avvenuta in Sala degli Stucchi in Municipio di Vicenza ad opera del presidente nazionale di Anas G. V. Armani, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e i sindaci Variati e Franco. Ritardi che vanno recuperati disponendo al lavoro nei vari tratti del cantiere tutto il personale necessario previsto in 100 unità, tra operai e tecnici, che ad oggi sono di là da venire.
Appare uno scandalo che dopo trent’anni di attesa da parte della popolazione e dell’intero sistema economico e produttivo del vicentino e con la piena disponibilità dei soldi stanziati dallo Stato fin dal 2014 in legge di bilancio per l’importo di 86,5 milioni di euro, nella città e provincia di Vicenza, ai primi posti nazionali dell’industria manifatturiera, non si riesca a procedere speditamente come previsto dal cronoprogramma lavori. Si mettano d’accordo sul che cosa e come fare i lavori, tutti i soggetti istituzionali insieme vedano di concordare le operazioni, trattandosi di lavori pubblici da realizzare con i soldi dei cittadini contribuenti.
La mobilitazione del Comitato dell’Albera di Vicenza spinge per una mobilità nuova in città, più moderna e sicura, che rispetti i diritti della utenza più vulnerabile come pedoni , ciclisti, bambini e anziani, persone disabili. Una nuova mobilità senza il traffico di attraversamento degli enormi camion, dei Tir a 5 assi che attraversano la città e i popolosi Quartieri cittadini.
Una nuova mobilità con meno inquinamento dell’aria e minor inquinamento acustico, con zero vibrazioni del terreno che fanno crepare i muri delle case e sono causa di danni alla salute psicofisica delle persone. Una nuova mobilità per cui non si debba effettuare continui lavori di manutenzione stradale ai danni delle casse del Comune, lavori che vanno a carico dei cittadini contribuenti. E che provocano continui incidenti e lunghe code.
Il Comitato Albera sollecita inoltre i l’Amministrazione ad intervenire per far rispettare il divieto del transito dei mezzi pesanti, oltre le 7,5 tonnellate di portata, come da segnaletica e ordinanza comunale in vigore in Viale Diaz/Dal Verme, Viale Trento, Via Pecori Giraldi quartiere s. Bertilla.