Lavori Pedemontana a Cornedo, Cristina Guarda (Europa Verde): la Regione Veneto da che parte sta?

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“Come è stato dimostrato, i cittadini non mentono: basta sottovalutare le loro denunce! Il cantiere per la Pedemontana è causa di rumori che superano i livelli consentiti. Ma la Regione cosa sta facendo per prevenire ulteriori disagi? Quante riunioni servono per fermare il rumore che, comunque, continua oggi a esasperare?”

La Consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda interviene – con la nota che pubblichiamo – sui disagi denunciati dagli abitanti di Cornedo, poco distanti dalle tremende voragini verificatesi negli scorsi anni, a causa dei lavori della SPV: “Lo scorso giungo avevo presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di regionale di intervenire facendo sospendere i lavori in orario notturno, al fine di garantire il diritto al riposo notturno e alla salute dei cittadini di Cereda di Cornedo Vicentino. Arpav ha poi confermato il superamento dei limiti acustici previsti per legge, mentre il Consorzio stabile Sis ha dimostrato contrarietà a quanto rilevato e nega quindi quanto denunciato dai cittadini. Alla luce dell’annuncio di una conferenza dei servizi sui lavori in atto, sarà interessante verificare la posizione della Amministrazione comunale in merito, dato che può sospendere i lavori almeno durante la notte, come accaduto a Malo, ma soprattutto comprendere se la Regione Veneto stia svolgendo il suo compito nel contenere l’impatto dei lavori della Pedemontana sugli abitanti dell’area, soprattutto sulle abitazioni di via Palazzine.

Gli abitanti segnalano che nel frattempo i disturbi persistono anche dopo la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva; sarebbe importante quindi la Regione intervenisse vietando l’utilizzo invasivo delle mine, preferendo invece il ricorso alla talpa meccanica.”

Chiosa infine la Consigliera Guarda: “Il Consiglio regionale si occupa di questi temi solamente quando qualche consigliere, sulla scia delle denunce di comitati, cittadini e avvocati, pone la questione attraverso una interrogazione. Perché invece la Regione non fa la propria parte incrementando i controlli, anche per non lasciarsi prendere in giro da parte di chi ha la responsabilità di costruire queste grandi opere per conto della Regione? Non dovrebbe la Regione Veneto impegnarsi prevenendo disagi come questo ai cittadini? Non è la prima volta che i lavori di realizzazione della Pedemontana fanno discutere a causa del loro impatto sulle aree interessate, sui cittadini o per motivi legati alla sicurezza di chi presta lavoro. I cittadini si attendono un cambio di marcia che al momento non è giunto in alcun modo.”