Lavoro, Commissario UE Schmit e Assessore Veneto Donazzan si sono incontrati a Venezia

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il Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione, Nicolas Schmit e l’Assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità della Regione del Veneto, Elena Donazzan

L’incontro istituzionale in Veneto tra Nicolas Schmit, Commissario europeo per il Lavoro e. Diritti Sociali, ed Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità si è svolto a Venezia, a Palazzo Corner Mocenigo, sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza.

Una visita istituzionale per dimostrare il valore e la dimensione Veneta del percorso fatto con il Fondo Sociale Europeo, riassunti in un video lanciato all’avvio del confronto.

“Accesso all’occupazione, inclusione di tutti, soprattutto dei più fragili, parità di condizioni di lavoro, acquisizione di competenze chiave per i lavoratori, crescita e sostegno dei giovani. Queste sono le sfide alle quali abbiamo dato risposta grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 con i 764milioni di euro che il Veneto ha avuto a disposizione nel ciclo di programmazione 2014-2020 – ha riferito l’Assessore regionale -. Una quota importante, alla quale abbiamo aggiunto anche dei cofinanziamenti regionali per poter sostenere 10.242 progetti e coinvolgere attivamente quasi 390mila persone, 155mila lavoratori, anche autonomi, liberi professionisti e imprenditori e più di 233 mila persone in cerca di lavoro. Numeri che dimostrano non solo la capacità di progettazione, di saper concretizzare le idee, ma soprattutto di riuscire ad aumentare le opportunità di lavoro sostenendo coloro che sono alla ricerca di occupazione accompagnandoli in tutto il percorso: dalla fase di formazione fino alla firma del contratto”.

Attraverso le risorse del FSE 2014-2020 la Regione del Veneto ha favorito, in primis, l’accesso all’occupazione anche attraverso la misura dell’Assegno per il Lavoro: un voucher che i cittadini in cerca di lavoro hanno a disposizione per servizi di formazione, orientamento e counseling, supporto all’inserimento/reinserimento lavorativo. Strumento che ha consentito a quasi 52mila persone di firmare un nuovo contratto di lavoro. 

Per sostenere le persone più lontane dal mercato del lavoro la Regione ha sostenuto 200 progetti di innovazione sociale, basati sulla costruzione e lo sviluppo di partenariati multidisciplinari forti e stabili rafforzando il welfare territoriale e di comunità.

“Il Veneto ha reagito in maniera tempestiva anche alla crisi prodotta dal perdurare della pandemia. Già da marzo 2020, infatti, la regione ha provveduto a stanziare quasi 120milioni di euro per sostenere i settori maggiormente colpiti dalla crisi – ha specificato l’Assessore -. Non solo cultura, spettacolo e turismo, ma anche misure rivolte ai servizi educativi e socio-assistenziali per minori e non autosufficienti”.

“Nell’utilizzo dei fondi della politica di coesione i giovani hanno avuto un ruolo chiave – ha precisato ancora l’Assessore regionale -. 150mila i ragazzi under 25 coinvolti con le sole risorse del Fondo Sociale Eueopeo nel periodo 2014-2020. La formazione è la principale leva di crescita delle persone per cui come Regione abbiamo investito molto sull’offerta formativa sia del sistema della formazione professionale, che conta circa 20mila allievi all’anno, sia attraverso il potenziamento dell’istruzione tecnica superiore con le nostre 8 fondazioni ITS Academy, grazie alle quali oggi abbiamo raggiunto 3800 diplomati con tassi di inserimento occupazionale pari all’84%”.

“Un’altra sfida che abbiamo saputo affrontare è quella insieme ai nostri lavoratori e imprenditori – ha continuato l’Assessore -. di rafforzare il legame tra le aziende, la cultura e la creatività per valorizzare le eccellenze del Made in Veneto, nell’iniziativa “Atelier Aziendali”. Anche la parità di genere, la Regione ha promosso 73 progetti pensati per favorire l’inserimento lavorativo delle donne e favorire la flessibilità e la conciliazione vita-lavoro”.

In continuità con i precedenti cicli di programmazione della politica di coesione, il Veneto ha intrapreso il proprio cammino verso il 2030, per cogliere le sfide della transizione industriale, digitale e verde. Nel nuovo ciclo di programmazione della politica di coesione 2021-2027, con le risorse del Programma Regionale FESR 2021-2027 e Programma Regionale FSE+, la Regione intende perseguire nuove sfide, per assicurare l’equità e il buon funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale previsti dal Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. E superare la sfida delle nuove fragilità e dell’esclusione sociale.

“Elevare la qualità della vita delle persone è la sfida centrale della programmazione 2021-2027” ha concluso l’Assessore, precisando poi che “le politiche regionali di coesione finanziate dal FSE+ saranno indirizzate a favore di tutte le persone, anche le più fragili, per favorire la loro occupabilità, per cogliere le sfide derivanti dalle trasformazioni in atto e per la partecipazione alla vita sociale, valorizzando le capacità, le autonomie e le specificità di ciascuno”.

A margine della visita è stato fatto un sopralluogo al cantiere didattico, attivato dall’Istituto Veneto per i Beni Culturali, presso la sala degli affreschi di Palazzo Corner Mocenigo, cantiere reso possibile grazie al finanziamento del Fondo Sociale Europeo. Il commissario ha avuto modo, durante la visita alla caserma, di apprezzare le iniziative realizzate dalla Guardia di Finanza per il recupero, il ripristino e la valorizzazione del patrimonio artistico del Palazzo.