Nel primo semestre 2021 sono 32 le vittime rilevate in occasione di lavoro in Veneto e 8 i lavoratori che hanno perso la vita in itinere. Così la regione è al 7° posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro; ma fa rilevare un indice di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa che risulta essere tra i più bassi del Paese.
Questa la prima proiezione messa in evidenza nella nuova zonizzazione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, per fotografare con i colori, alla stregua dell’emergenza sanitaria, il livello di sicurezza dei lavoratori, il Veneto è in zona gialla.
Il Veneto, dunque, nei primi sei mesi del 2021 rimane in zona gialla con un’incidenza di mortalità compresa tra 0,75 e 1 rispetto alla media nazionale
(Im – Indice incidenza medio pari 19,4 morti ogni milione di lavoratori).
E con questa graduatoria che tiene conto del rischio reale di morte sul lavoro, perché considera il rapporto tra infortuni mortali e popolazione lavorativa, il Veneto finisce in 15° posizione a livello nazionale.
Intanto, rispetto ai primi sei mesi mesi del 2020 l’incremento degli infortuni mortali in occasione di lavoro è del 14,3% (erano 28 a fine giugno 2020 e 32 a fine giugno 2021).
Verona la provincia più coinvolta, con i suoi 8 infortuni mortali in occasione di lavoro. Seguono: Padova (6), Treviso, Venezia e Vicenza (5), Rovigo (2) e Belluno (1).
Anche nella classifica regionale delle morti sul lavoro (compresi quelli in itinere) è sempre Verona ad indossare la maglia nera con 11 infortuni mortali. Seguono: Treviso (8), Padova (7), Venezia (6), Vicenza (5), Rovigo (2) e Belluno (1).
Le denunce totali per infortunio in Veneto tra gennaio e giugno 2021 sono 33.312 (+20% rispetto al 2020). Erano infatti 27.680 a fine giugno 2020.
“Un incremento che preoccupa e nel quale è probabile che incida anche l’emergenza sanitaria – sottolinea in un comunicato Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – Stando ai dati Inail, infatti, gli infortuni Covid registrati da gennaio 2020 rappresentano oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute in Italia.”
A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 6.777. Seguono: Vicenza (6.312), Treviso (6.240), Padova (6.143), Venezia (5.296), Belluno (1.312), e Rovigo (1.232).