L’azienda immobiliare della famiglia dell’ex presidente Donald Trump è tenuta a pagare una sanzione penale di 1,6 milioni di dollari per la sua condanna per frode fiscale e altre accuse, una risoluzione severa nonché la massima punizione possibile.
La sentenza, emessa da un giudice della Corte Suprema di Manhattan, conclude un lungo calvario legale per l’azienda di Trump, la Trump Organization, che a dicembre è stata condannata per aver elargito benefici in nero ad alcuni dei suoi massimi dirigenti.
Uno di quelli che ha orchestrato lo schema, Allen Weisselberg, si è dichiarato colpevole e ha testimoniato al processo della società. Martedì è stato condannato a scontare cinque mesi nel carcere di Rikers Island.
Comunque, né l’ex presidente né i suoi figli erano coinvolti nel processo. La pena pecuniaria è un’inezia per la società e per l’ex presidente, che ha incassato centinaia di milioni di dollari di entrate ogni anno mentre era in carica.
Ma il verdetto ha marchiato l’azienda, ha messo in luce una cultura che ha alimentato l’illegalità per anni e ha spianato la strada agli oppositori di Trump. Intanto, il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, ha chiesto in un comunicato che lo Stato cambi la legge “in modo da poter imporre pene e sanzioni più significative alle società che commettono reati a New York”.
Fonte: The Vision