L’azienda vicentina Giflor rileva Itap International. L’ad Nadia Capovilla: “Ci renderà più competitivi e capillari nel mercato”

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Nadia Capovilla

GIFLOR, azienda vicentina che produce da 50 anni sistemi di chiusura in plastica stampati ad iniezione per l’industria cosmetica, personal care e pet care, alimentare, parafarmaceutica e OTC, acquista il 100% di ITAP International, uno dei principali produttori europei di rubinetti in plastica per bag-in-box ad uso alimentare da 7 milioni di euro di fatturato. Con questa operazione, l’azienda di Grumolo delle Abbadesse da oltre 16 milioni di euro di fatturato e più di 1 milione di utile netto, che deteneva il 45% delle quote di ITAP, ne diventa unica proprietaria e fonda il marchio ITAP a brand by Giflor.

L’AD di GIFLOR Nadia Capovilla dichiara: “Abbiamo visto nell’acquisizione di ITAP un’interessante opportunità strategica che ci permette di continuare l’espansione in un nuovo mercato, non contiguo a quello nel quale operiamo, facendo tesoro del know-how tecnico e delle relazioni ben avviate con i clienti e fornitori di ITAP, già concretizzatesi in importanti commesse estere e nell’acquisto di nuovi impianti che permetteranno la crescita della nostra capacità produttiva. GIFLOR non è una new entry nel settore del packaging food, produciamo infatti da anni sistemi di chiusura in plastica ad iniezione certificati. Con ITAP abbiamo voluto diversificare la nostra offerta di chiusure alimentari e integrare i rispettivi network aziendali proponendo sul mercato rubinetti d’eccellenza, che non solo permettano di erogare con facilità il contenuto ma che garantiscano di ottimizzare al massimo la conservazione dello stesso, mantenendo sempre la praticità e il design Made in Italy”.

Secondo le stime di Grand View Research, il mercato internazionale di Bag-in-Box, dove ITAP può contare su una clientela estera ormai consolidata, è in forte crescita, specialmente nel comparto alimentare. Settore dove la quasi totalità delle sacche monta rubinetti in plastica. Il valore complessivo del mercato di contenitori bag-in-box raggiunge oggi quasi i 4 miliardi di euro con un tasso di crescita annuale composto che si attesta tra il 5 e il 7%.

Nadia Capovilla continua: “La nostra scelta è stata supportata da analisi che registrano un aumento del mercato legato alle bag-in-box in particolare nel settore food & beverage all’estero e a un crescente interesse verso prodotti alimentari confezionati e imballati in contenitori in grado di ottimizzare l’utilizzo di spazi, di materiali plastici e la durata dei liquidi al loro interno. Per questo, come GIFLOR, puntiamo non solo a diventare più competitivi e capillari nel settore, ma ad alimentare la crescita del mercato globale investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni di chiusura che siano adatte ad ogni tipo di viscosità e che non solo rispettino le rigide normative europee, ma che vengano certificate con brevetti e patenti di design.”

Con l’acquisizione da parte dell’azienda della famiglia Fracasso, il marchio ITAP a brand by Giflor si inserisce in una realtà produttiva che rispetta gli standard ISO 9001 e BRC, la più importante certificazione nel settore del food packaging, e sarà sempre più attento alla sostenibilità. Infatti, i rubinetti sono prodotti con colorazioni che favoriscono lo smaltimento e il riciclo dei materiali plastici, e, attraverso la realizzazione di soluzioni di chiusura completamente sigillanti che azzerano gocciolamenti o perdite, si contribuisce a contrastare attivamente lo spreco di alimenti.