Le associazioni dei risparmiatori vittime di BPVi, Veneto Banca e 4 banche risolte ricevute al Mef da Bitonci e Villarosa: impegni e qualche freno

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Oggi a Roma, ricevuti al MEF dai sottosegretari Massimo Bitonci (Lega) e Alessio Villarosa (M5S) per aggiornamenti sugli impegni del governo per i risparmiatori vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle 4 banche venete risolte c’erano, ce li elenca Patrizio Miatello, i rappresentanti di molte associazioni tra cui Ezzelino III da Onara, da lui presieduta, Codacons Veneto con Ignazio Conte, Adusbef Veneto con Fulvio Cavalalri, Consumatori Attivi con Barbara Puschiasis, Coordinamento Banche di don Enrico Torta con Andrea Arman, Assopopolari venete, Unione Nazionale Consumatori con Antonio Tognoni, Movimento risparmiatori traditi con Giovanna Mazzoni, Associazione Azzerati Carife.

 

Nel video che vi presentiamo l’avv. Fulvio Cavallari (con intorno a lui Patrizio Miatello, Barbara Puschiasis, Ignazio Conte e Giovanna Mazzoni) e poi Miatello da solo ci video-informano con toni prudenti, pur se positivi, dell’avv. Cavallari, e con quelli, magari troppo entusiastici, del passionale presidente di Ezzelino III da Onara.

Pur preferendo, viste le promesse ad oggi non mantenute di vari interlocutori, dall’approvazione delle legge 205 in poi, il commento del responsabile di Adusbef Veneto, avv. Fulvio Cavallari per la sintesi scritta dei, possibili, risultati riprendiamo, per instillare qualcosa in più della speranza nei risparmiatori,  cosa, oltre al video, ci ha detto Patrizio Miatello: “Oggi giornata storica: i risparmiatori traditi verranno risarciti. Abbiamo incontrato al MEF i sottosegretari Massimo Bitonci e Alessio Villarosa i quali, assieme al responsabile di Consob, hanno illustrato il decreto che verrà inserito nella nuova finanziaria e che andrà inizialmente a pagare il 30% ai risparmiatori traditi delle sei banche entro il 30 Aprile 2019. Eccezionale è la procedura semplificata con la quale il risparmiatore può accedere al fondo tramite le strutture Consob e Anac con dei collegi supportati dalle associazioni. I rimborsi ai risparmiatori saranno effettuati tramite l’utilizzazione dei conti dormienti bancari e assicurativi pertanto chi avrà il primo rimborso del 30% potrà poi richiedere la rimanenza in base alla capienza dei fondi dormienti tramite ua procedura telematica che, fin dalla prima fase, sarà semplificata al massimo Inoltre anche chi ha acquistato dal mercato terziario potrà accedere al fondo“.

“Questo – conclude Miatello – è un segno di enorme cambiamento che tutte le associazioni presenti hanno apprezzato e applaudito. Il cambiamento distintivo di questo governo  a questo punto sarà epocale“.

Così sia…

Anche perché la nota diffusa da Radiocor per Bitonci è un po’ diversa, da quella più restrittiva dell’Ansa.

Anche in questo caso siamo positivi e riprendiamo Radiocor con i freni e le aperture che esplicita:

Banche: LEGA , incontro positivo con risparmiatori truffati, Fondo da 1,5 mld
Risorse da conti dormienti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 04 ott – ‘Oggi abbiamo ricevuto le associazioni dei risparmiatori truffati. Dopo averli ascoltati e tranquillizzati in merito alle loro problematiche, abbiamo garantito loro il ristoro per il danno ingiustamente subito, che approveremo a breve nella Legge di Bilancio per il 2019 tramite un apposito Fondo dotato di risorse finanziarie adeguate”. Lo dichiarano i Sottosegretari al Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Mattia Villarosa e Massimo Bitonci. “A differenza delle misure adottate dai precedenti governi – affermano – il fondo di ristoro, che sara’ istituito nello stato di previsione del MEF, avra’ le seguenti caratteristiche: una dotazione finanziaria che potra’ attingere alle ingenti risorse del fondo conti dormienti, valutate in circa 1,5 miliardi di euro, disponibili man mano che matureranno gli effetti della prescrizione; un rimborso pari al 30% dell’importo liquidato nelle sentenze del giudice o nelle pronunce dell’arbitro, comprensivo di rivalutazione monetaria e interessi legali e con il limite massimo di 100.000 euro; modalita’ semplificate per la presentazione dei ricorsi e per l’adozione delle relative pronunce, con il termine per la presentazione dei ricorsi che scadra’ il 30 aprile 2019; percorsi privilegiati per i risparmiatori in pensione o titolari di situazioni reddituali inferiori a 35.00 euro annui; il monitoraggio delle erogazioni da parte del MEF, al fine di consentire un incremento delle risorse occorrenti, in caso di incapienza della dotazione finanziaria del fondo, nonche’ per aumentare la misura percentuale dei rimborsi se le risorse lo permetteranno’. com-red (RADIOCOR)
“.

A seguire pubblicheremo, per la completezza dell’informazione che ci contraddistingue, la video dichiarazione dell’avv. Andrea Arman, che ci è stata cortesemente e “sportivamente” fatta avere da Patrizio Miatello anche se il presidente del Coordinamento Banche di don Enrico Torta, invece che concentrarsi sul passo avanti per i risparmiatori, spende parte del suo tempo ancora per polemizzare con le altre associazioni dimenticando che se vittoria oggi c’è stata (noi, come Cavallari, aspetteremo per dichiararla i documenti ufficiali), non è stata sulla terminologia (Arman parla ossessivamente di rimborsi, Bitonci su Radiocor lo smentisce confermando i “ristori”) né di una piuttosto che un’altra associazione ma dei soci.

Costoro, semmai, in un altro contesto, oggi potrebbero già iniziato ad incassare quel denaro che solo ora viene promesso e non elargito come sarebbe già dovuto avvenire rispettando la data del 30 marzo 2019 per l’emanazione del decreto attuativo oggi rinviato al 31 gennaio 2019.

E il miliardo e mezzo, si spera incrementabile, è promesso sulla base, questo è tec-ni-ca-men-te innegabile, caro avvocato riprenda i suoi studi, dell’impianto della legge 205, nata su un suggerimento del prof. Rodolfo Bettiol (più tardi una sua intervista, ndr).

Comunque verrà modificata in meglio e  comunque la si vorrà chiamare per intestarsene i meriti politici, senza la tanto vituperata legge 205 e senza che, immodestamente, noi avessimo contribuito a farla conoscere insieme al decreto secretato oggi i risparmiatori continuerebbero a parlare di fuffa.