Le commissioni comunali VI e IX al Museo M9: “Progetto fondamentale per tutto il territorio”

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Comune di Venezia
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Grandi eventi, comitive e accordi con i principali vettori per indurre turisti da tutto il mondo a scoprire il museo M9. e tre direzioni strategiche in cui si stanno muovendo i vertici di Fondazione di Venezia, di M9 District e di Polymnia per far sì che il polo tecnologico e culturale mestrino raggiunga, nel giro di 3 anni, l’autosufficienza finanziaria: la soglia da raggiungere è di 200mila visitatori annui e l’occupazione completa degli spazi commerciali. Questi gli elementi principali emersi durante il sopralluogo di questa mattina dei consiglieri della VI e della IX Commissione comunale nel museo del Novecento, inaugurato l’1 dicembre scorso. All’incontro con il presidente della Fondazione di Venezia, Giampietro Brunello, il direttore di M9, Marco Biscione, e il consigliere di Polymnia delegato alla Promozione del distretto M9, Edmondo Pasquetti, ha partecipato anche la presidente del Consiglio comunale.

“Lavoro di analisi”

“Continua come commissione il nostro lavoro d’analisi per capire come promuovere questa realtà museale – ha dichiarato la presidente della VI commissione – Questo è un progetto che intende autofinanziarsi con la bigliettazione e il retail, ne deriva che questi spazi dovranno essere riempiti di persone. Perché l’arte non è mai fine a se stessa, ma è qualcosa che deve essere condiviso con il territorio. Questa rigenerazione urbana deve essere scoperta da scolaresche, da operatori del settore e da tutta la cittadinanza. La città – ha concluso – aveva bisogno di un progetto come questo”.

Obiettivo 200mila visitatori

Il compito di riassumere il presente e soprattutto il futuro del museo M9 è spettato in primis al presidente di Fondazione di Venezia, Giampietro Brunello: “Abbiamo vinto la scommessa di aprire l’1 dicembre – ha esordito – Ora però il polo nel suo complesso (area commerciale, area direzionale e museo) deve diventare autosufficiente dal punto di vista finanziario. L’obiettivo finale – ha puntualizzato – sono 200mila visitatori, ma l’ottimale sarebbe raggiungere i 300mila per la piena copertura economica. Il cambio dei vertici di M9 District con due nuovi amministratori delegati serve proprio per garantire gli equilibri di bilancio attraverso pianificazione e controllo. Siamo qui per vincere questa nuova sfida a favore di Mestre”.

“Condanna” all’innovazione continua

Brunello ha poi concentrato l’attenzione sulla necessità di investire su contenuti sempre nuovi, nella consapevolezza che per “far vivere il museo” (frase ripetuta più volte durante l’incontro) è necessario lavorare soprattutto sui gruppi, comitive, scolaresche. “Oggi contiamo 7mila visitatori circa al mese – ha continuato il presidente di Fondazione di Venezia – Altre realtà italiane registrano numeri molto superiori perché hanno lavorato con tour operator, con le scuole e hanno goduto del passaparola positivo. Lo stiamo facendo anche noi”.

Pubblici differenti

Durante l’incontro è stata espressa l’intenzione di realizzare sezioni che possano parlare anche agli stranieri, puntando per esempio sulle scoperte scientifiche, sull’evoluzione dell’Europa e, nel 2019, sul cinquantenario della conquista della luna. Il museo, però, per vocazione vuole diventare anche un grande contenitore di eventi e avere un rapporto stretto con la città: “Stiamo lavorando per un piano di comunicazione che identifichi M9 come un luogo di innovazione – ha spiegato Edmondo Pasquetti – Partiremo già a giugno e punteremo forte sulle comitive e sui gruppi, in questo senso la vicinanza di Venezia può costituire un elemento importante”. Pubblici diversi che parlano linguaggi differenti: per calamitare l’attenzione del territorio d’estate scatteranno le “Cene con l’M9”, eventi descritti come “unici nel loro genere” che intendono distinguere il distretto dalle altre realtà culturali cittadine.

Treni, crociere, tour operator

Serve però anche calamitare l’attenzione di turisti italiani e non, e per questo motivo è stato spiegato come siano in cantiere accordi con Trenitalia e compagnie crocieristiche (oltre che con alberghi e tour operator) per dar vita a una serie di pacchetti che comprendano la visita al museo: “L’85% di chi è entrato ne è uscito soddisfatto – ha spiegato il direttore Biscione – Anche chi all’inizio si era dimostrato scettico. Ma dobbiamo farci conoscere di più, interagiremo con tutti gli operatori”. Multimedialità, tecnologia e integrazione: per questo motivo, è stato spiegato, M9 è un museo che dovrà rinnovarsi di continuo: “Questo è un polo culturale che deve parlare alla città, all’Italia e al mondo – ha concluso Pasquetti – E’ uno sforzo in cui tutte le associazioni di categoria devono entrare, perché senza la condivisione del territorio è difficile raggiungere i nostri obiettivi”.