Le “Notti della Danza” chiudono la tappa vicentina del festival “Visioni di Danza”

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Si chiude con le “Notti della Danza”, in programma giovedì 1 e venerdì 2 agosto, la tappa vicentina del festival “Visioni di Danza”. Cinque compagnie si esibiranno in sei diversi spettacoli, tre per ogni serata, dalle 21.15, nella Loggia del Capitaniato e in Piazza dei Signori.

Si partirà con la Compagnia Blu che presenterà lo spettacolo “Tre sorelle”, l’infanzia di tre sorelle che portano con sé un desiderio di leggerezza e gioco ma anche di carne e sangue. Da un’idea di Annalisa Bannino, con Annalisa Bannino, Laura Chemello, Francesca Molon. Voce recitante Vittoria Bianchini; Canzoni e testi Rosa Balestreri; Poesie di Goliarda Sapienza.

Seguirà la Compagnia belga Irene K con “Dark light duo”. Una coreografia in esclusiva regionale dedicata ai “viaggi astrali”, termine utilizzato nell’esoterismo per indicare la dissociazione dal corpo fisico: un’esperienza spirituale, o anche un modo per entrare in contatto con esseri nell’aldilà̀. Direttore artistico Irene Kalbusch; Coreografia e concetto Pascal Touzeau; danzano Gold Mayanga e Nona Munnix.

La chiusura della prima serata del 1° agosto toccherà alla Compagnia Bellanda con Simposio: un viaggio all’interno del rapporto di coppia e di noi stessi e della nostra consapevolezza, finalizzato alla cosciente ricerca della nostra identità. Idea e coreografie Giovanni Leonarduzzi e Lia Claudia Latini.  I due coreografi, molto conosciuti nel mondo della danza hip hop,  con Simposio  proporranno il loro personale linguaggio coreografico caratterizzato da grande dinamicità e tecnica esecutiva.

Venerdì 2 agostosempre dalle 21.15, nella Loggia del Capitaniato e in Piazza dei Signori, l’apertura toccherà alla Compagnia Irene K (B) che presenterà “Fils rouges”, una produzione di danza per tutti, a partire dai 12 anni. I danzatori si muoveranno attraverso una particolare installazione che consiste in una moltitudine di sottili fili di lino che si srotolano o si aggrovigliano a rappresentare le contraddizioni della vita. Direttore artistico, coreografia e concetto Irene Kalbusch; danzano Gold Mayanga, Ilke Teerlinck, Nona Munnix, Jessica Van Cauteren; Musica Gerhard Sporken; Scenografia A.M. Can.

A seguire “Vita nova I”, titolo che richiama a Dante con una coreografia che gioca sull’ambiguità tra la sfera profana e quella mistica. Coreografia Nicoletta Cabassi. Lo spettacolo nato in occasione dell’anniversario dantesco è una produzione di Padova Danza Project diretta da Gabriella Furlan.

La chiusura della serata e della tappa vicentina del festival toccherà alla Compagnia Asmed con “Zatò e Ychi”, una performance tra due danzatori, che indossano armature sonore in movimento, che incorporano oggetti metallici che vengono scossi e percossi a creare una colonna sonora.  La performance procede i samurai che indossano degli Hakama – indumento alle cui pieghe vengono fatti corrispondere i precetti del Bushidō, il codice di condotta morale del guerriero giapponese. Progetto, regia e ideazione costumi Senio G.B. Dattena; Coreografia e danza Angela Russo e Lucas Monteiro Delfino. Biglietto unico € 10 / In caso di pioggia: Loggia del Capitaniato

​​​Info e prenotazioniwww.visionididanza.org