L’elettricità è una proprietà fondamentale della materia, diffusissima in natura, dove si manifesta spesso in modo molto evidente, come nei fulmini (in basso la Tour Eiffel di Parigi nel 1902). La sua scoperta viene attribuita al filosofo greco Talete di Mileto (VI secolo a.C.), il quale osservò che sfregando energicamente un piccolo pezzo di ambra, esso acquisiva la capacità di attrarre piccole particelle. Precisamente, la parola elettricità deriva dal greco “elektron”, che significa “ambra”.
Attraverso varie tappe l’uomo ha esplorato questa forma di energia e ha potuto sfruttarla.
Dall’antichità all’età contemporanea
Già nell’antica Grecia filosofi come Platone (360 a.C.) e Talete (600 a.C.) studiavano affascinati i fenomeni elettrici, dal fulmine al potere dell’ambra di attrarre oggetti leggeri. Solo in età moderna, però, si arrivò a comprendere come funzionasse davvero l’elettricità, in modo da poterla utilizzare per scopi pratici.
Nel 1752 Benjamin Franklin aveva capito che era possibile convogliare la corrente, con un pericoloso esperimento: attrasse l’elettricità di un fulmine attraverso un aquilone con una punta metallica. Nacque così l’invenzione del parafulmine.
Charles Augustin de Coulomb, fisico e ingegnere francese, è considerato il fondatore della teoria matematica dell’elettricità e del magnetismo.
La svolta più rivoluzionaria avvenne nel 1799, quando Alessandro Volta creò la prima pila, intuendo che gli elettroni si spostavano tra materiali con diverso potenziale elettrico. Per creare il flusso di corrente dispose dei dischi di rame alternati ad altri di zinco, separati da dischi di cartone o panno imbevuti in acqua salata. La corrente passava attraverso un filo di rame che univa i due capi della batteria. Secondo Albert Einstein fu “la base fondamentale di tutte le invenzioni moderne”.
Questa invenzione rivoluzionò il concetto di elettricità: a differenza delle macchine elettrostatiche che dovevano essere caricate per attrito (le quali avevano una durata molto breve), la batteria Volta produceva una sorta di scarica elettrica continua che il fisico francese André-Marie Ampère battezzò nel 1820 come corrente elettrica. Questo concetto si riferisce allo spostamento di cariche all’interno di un conduttore. In omaggio ad Ampère, l’unità internazionale di intensità di corrente elettrica, ovvero il numero di cariche elettriche che passano attraverso un conduttore per unità di tempo, si chiama ampere. In omaggio a Volta, è stato coniato il termine tensione, cioè la capacità di una batteria di produrre una corrente elettrica e la sua unità di misura si esprime in volt.
Nel 1870 l’accoppiamento della dinamo alla turbina idraulica diede avvio alla produzione commerciale di energia elettrica. Le prime centrali furono create in Inghilterra e negli Usa per alimentare pionieristiche reti di illuminazione pubblica: la centrale di Londra entrò in funzione il 2 gennaio 1882, quella di New York il 4 settembre 1882 ed entrambe furono progettate dallo scienziato americano Thomas Alva Edison, cui si deve la concezione del primo sistema di generazione e distribuzione dell’elettricità̀.
Pochi anni più tardi Nikola Tesla inventò le tecniche della trasmissione dell’elettricità in corrente alternata e nel 1893 effettuò la prima trasmissione tramite onde radio.
Nel 1901 Guglielmo Marconi realizzò la prima trasmissione del telegrafo senza fili attraverso l’Atlantico. Da tali principi avrà origine la radio (prime trasmissioni regolari nel 1922). Nel 1904 John Ambrose Fleming, ottenne il brevetto per il diodo, o valvola termoionica.
Se il XIX secolo ha visto la realizzazione di molte scoperte sull’elettricità, il XX secolo può essere definito come il secolo dell’elettricità. All’inizio del Novecento l’illuminazione elettrica sostituì progressivamente quella a gas illuminante e i mezzi di trasporto basati su motori elettrici (tram, treni, metropolitane, filobus) cambiarono radicalmente la vita quotidiana.
Le più grandi invenzioni della storia
di LUCA FUSARO
La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori. Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse. In questa serie di articoli vedremo quali sono le invenzioni e le scoperte più grandi e più utili di sempre, considerando la loro storia e l’impatto che hanno avuto sulla società moderna.
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