Le pozze e il canyon di Arsiero nell’Alto Vicentino, un piccolo paradiso terrestre in una zona montana

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Arsiero
Il colore dell'acqua alle pozze di Arsiero. Foto dalla pag. fb Pria Park

Per chi non ha la possibilità di spostarsi molto dal vicentino ed è alla ricerca di un piccolo paradiso terrestre, non resta che andare a visitare Contrà Pria ad Arsiero. In questa zona montana si trovano un piccolo canyon e le cosiddette “pozze”, piscine naturali balneabili formate dal torrente Astico. Qui si trovano rocce a picco sulle acque, laghetti e piccole baie dalle acque cristalline. D’estate l’area è perfetta per prendere il sole, fare un pic-nic o un bel bagno fresco. In alcuni punti l’acqua è profonda fino a 9 metri. La profondità delle acque è infatti compresa tra i 6 i 10 metri.

I tuffi sono vietati, ma c'è chi trasgredisce
I tuffi sono vietati, ma c’è chi trasgredisce. Foto pag. fb Pria Park

Da un bel ponte, nei pressi del parcheggio, si può ammirare lo spettacolo del torrente, ma da qui in passato molte persone si tuffavano ignare o meno del pericolo per lo schock termico e per i sassi sottostanti. Finchè i tuffi furono vietati dall’amministrazione comunale di Arsiero. Nonostante i divieti, sono ancora molti i trasgressori che si tuffano e rischiano la paralisi…

Il canyon continua verso nord e diventa strettissimo: questo è il lavoro che ha fatto il torrente Astico nel corso di millenni. Salendo sui massi si può osservare uno strapiombo di circa 20 metri. Molte persone in passato si tuffavano anche da qui e alcune sono rimaste incidentate.

Le “pozze” sono in genere sovraffollate d’estate e sono più godibili durante la primavera, osservando il meraviglioso colore delle acque, dalle tonalità che passano dal verde brillante all’azzurro, durante una bella passeggiata.

Concedersi un bagno nelle acque fresche è possibile
Concedersi un bagno nelle acque fresche è possibile. Foto pag. fb Pria park

Da Contrà Pria è inoltre possibile fare una bella escursione al Covolo della Pria. Si tratta di una misteriosa cavità nella roccia raggiungibile da un sentiero segnato con frecce gialle.

La formazione della cavità è dovuta a un processo di erosione di rocce calcaree avvenuto durante l’ultimo periodo di glaciazione, circa 12mila anni fa. Sembra addirittura che quest’affascinante cavità naturale sia stata utilizzata dall’uomo come rifugio durante il Paleolitico.
Ci si impiega circa 30 minuti per raggiungere il Covolo della Pria con 150 m di dislivello.