Matteo Salvini ha scelto il successore di Lorenzo Fontana per guidare la Lega in Veneto. Si tratta del giovane Alberto Stefani, sindaco di Borgoricco e componente della I Commissione Affari Costituzionali alla Camera. Un profilo che allo stesso tempo è radicato al territorio in quanto amministratore locale, in linea con i leghisti della prima ora, come Zaia, che comunque rappresenta il ‘leghismo dal volto umano’ e anche istituzionale con un un incarico importante in quella Roma che da “ladrona” è diventata obiettivo di conquista per la nuova Lega nazionalista di Salvini.
“Con grande emozione ho da poco ricevuto da Matteo Salvini la nomina a Commissario della Lega in Veneto, dopo il grande lavoro di Lorenzo Fontana, per me un “fratello maggiore” che mi ha fatto crescere in questo Movimento dai tempi del liceo – scrive su Facebook Stefani -. Indicare un giovane di 28 anni in una terra storica come questa è una scelta coraggiosa che cercherò di meritare ogni giorno con impegno e passione. Appena si potrà circolare, girerò sezione per sezione, Comune per Comune, per incontrare militanti ed amministratori locali.
Saremo al fianco della Regione del Veneto e del Presidente Luca Zaia, al fianco dei nostri Sindaci e delle partite Iva, al fianco di chi produce, di chi crede nel lavoro e di chi combatte l’assistenzialismo di Stato”.
“Entusiasmeremo migliaia di giovani, difenderemo il loro sacrosanto diritto a costruire qui, nella loro terra, il proprio futuro – scrive ancora Stefani -. Scopriremo le migliori energie e i migliori talenti del mondo universitario, promuoveremo i nostri movimenti studenteschi in ogni ateneo, in ogni facoltà: perché credere nei giovani significa credere nel futuro”. Vedremo se Stefani riuscirà a conciliare istanze autonimiste e la visione nazionale, financo europea, del Carroccio.