Legalizzazione eutanasia, Aduc: verso un referendum che farà bene anche alla democrazia

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Eutanasia da legalizzare
Eutanasia da legalizzare

Nell’anniversario della morte di uno dei pionieri della battaglia per la legalizzazione dell’eutanasia – si legge nel comunicato sui viaggi all’estero che pubblichiamo dell’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –, Piergiorgio Welby, l’Associazione Coscioni fa sapere che la Corte Costituzionale deciderà il prossimo 15 febbraio sulla costituzionalità della proposta referendaria. In caso positivo, il referendum si dovrebbe tenere nella prossima primavera (1).

Questa scadenza è ancor più importante se pensiamo che nelle scorse settimane, quando il Parlamento è stato chiamato ad esprimersi in merito a proposte di legge sull’eutanasia già presentate, oltre che ovviamente non decidere, si è distinto per il deserto di presenze in Aula. Un Parlamento che purtroppo ha dato l’ennesimo segnale di disinteresse verso quello che invece i cittadini, hanno chiesto con ben oltre un milione di firme apposte per la richiesta referendaria.

Noi non siamo fautori estremi della democrazia diretta, ci piace come aiuto e correttivo di quella parlamentare, ed avremmo gradito che fosse il Parlamento a decidere, foss’anche facendo saltare il referendum. Che avrebbe svolto la sua funzione di stimolo legislativo e voce imponente del corpo elettorale. Al punto in cui siamo, però, con un Paese concentrato sul patriottismo alla Meloni che dovrebbe caratterizzare la figura del prossimo presidente della Repubblica, o sull’eco di soddisfazione perché un settimanale come The Economist elogia il nostro Paese (2), e con un Parlamento che ha paura di se stesso per discutere e decidere sull’eutanasia… a questo punto non possiamo che auspicare la tenuta del referendum e la (a nostro avviso) scontata vittoria dello stesso per la legalizzazione: per il quesito in sé e per il metodo con cui gli elettori potrebbero imporre la politica al legislatore “pigro”, un primo e rinnovato segnale di un Paese reale molto più avanti di quello legale.

NOTE

1 – probabilmente in contemporanea coi referendum per legalizzare la cannabis e per la Giustizia Giusta, su cui, sempre nel mese di febbraio la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsi.

2 – voce della grande finanza mondiale e che, soprattutto, oltre che fare informazione fa politica per coloro a cui dà voce: https://www.aduc.it/editoriale/italia+meloni+draghi+the+economist_33696.php