Il circolo di Legambiente Vicenza esprime in una nota la sua soddisfazione per l‘accoglimento da parte del TAR del ricorso riguardante la mancata valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento dell’invaso sul torrente Onte per la costruzione della linea Tav Tac. Inoltre, esprime solidarietà a Italia Nostra per le polemiche sorte in seguito all’accoglimento del ricorso che impone a Iricav Due di riprogettare cassa d’espansione sull’Onte.
“È irragionevole criticare Italia Nostra o i giudici del TAR – aggiunge Legambiente Vicenza – per aver evidenziato una grave mancanza nel progetto definitivo del TAV. Hanno semplicemente svolto un controllo essenziale che spetterebbe alle amministrazioni in una società democratica e attenta alla salute dei cittadini e del territorio. Le nostre accuse sono rivolte invece ai progettisti di IRICAV DUE per una mancanza così evidente e grossolana nel progetto. Nutriamo anche qualche dubbio sulla qualità delle altre valutazioni presentate”.
“Come è possibile, ad esempio – prosegue Legambiente –, che ai tecnici sia sfuggito il Liquidambar centenario, alto 20 metri con una chioma di 700 metri quadri, situato nel bosco Lanerossi? Una pianta unica per le sue caratteristiche, destinata a essere dichiarata albero monumentale d’Italia, salvata dalle motoseghe grazie all’impegno di numerosi attivisti che hanno a cuore il verde nella nostra città“.
“Ci rattrista constatare – conclude la nota – come, a Vicenza, la salvaguardia dell’ambiente e della salute sia ancora percepita come un fastidio. Legambiente continuerà a impegnarsi affinché queste tematiche diventino finalmente una priorità“.