La Corte costituzionale – comunica in una nota Sergio Berlato, capogruppo Fratelli d’Italia e Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto – con sentenza n. 16/2019, ha rigettato il ricorso presentato dal passato governo Gentiloni e purtroppo confermato dall’attuale governo giallo verde, sancendo la piena legittimità della legge regionale n. 45/2017 sulla mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria approvata dal Consiglio regionale del Veneto su proposta del Presidente Sergio Berlato.
La legge regionale “Berlato” consente “ad ogni cacciatore residente in Veneto il diritto, a partire dal 1* ottobre di ogni anno, di esercitare la caccia in mobilità alla selvaggina migratoria fino ad un massimo di trenta giornate nel corso della stagione venatoria, anche in ambiti territoriali di caccia del Veneto diversi da quelli a cui risultano iscritti, con esclusione della Zona Lagunare e Valliva”.
“Esprimo incontenibile soddisfazione per questa grande vittoria ottenuta vittoria che dedico a tutti quei cacciatori del Veneto che attendevano il riconoscimento del loro diritto di esercitare la caccia alla migratoria almeno in tutta la propria regione, visto che devono pagare ogni anno una corposa tassa di concessione governativa ed un’altra tassa di concessione regionale. Rimane il rammarico di non aver visto applicata questa norma nel corso della stagione venatoria 2018/2019 che si è appena conclusa, in attesa dell’auspicato pronunciamento della Corte costituzionale. Adesso non ci sono più scuse – ha concluso il Presidente Sergio Berlato – e dalla prossima stagione venatoria la caccia in mobilità alla selvaggina migratoria in tutti gli Ambiti Territoriali di Caccia sarà una bellissima realtà di cui potranno beneficiare tutti i cacciatori migratoristi del Veneto”.