“Sindaci contro i gay sì, contro il decreto sicurezza no: Francesco Rucco e il suo doppiopesismo… da colazioni iper glicemiche” titolavamo il 3 gennaio sul doppiopesismo alla Nutella del vice premier della Lega a cui professava “fedeltà” anche su base istituzionale, per il decreto, Francesco Rucco: «… Se un sindaco per primo non rispetta una legge, come può pretendere che lo facciano i suoi cittadini?».
Che il sindaco di Vicenza, tra l’altro avvocato, e il suo assessore alle infrastrutture e alla mobilità (anche di funzioni) Claudio Cicero non siano spesso in sintonia è fatto quasi quotidiano. E, infatti, il politico più decisionista della Giunta oltre che il più smentito dalla stessa oggi non perde l’occasione di schierarsi, evidentemente lui può, contro una norma dello stato, quella, approvata nella legge di bilancio con l’obiettivo di premiare e spingere l’acquisto di mezzi ecologici, apre le zone Ztl alle auto elettriche e a quelle ibride.
«Per quanto mi riguarda non esiste!» ha detto subito l’assessore alle infrastrutture, che, per la prima volta, così incassa anche la solidarietà dell’odiato Marco Dalla Pozza: «Norma preoccupante».
Non sappiamo, ora, se l’avvocato Rucco dovrà “buffettare” per l’ennesima volta il malandrino Cicero o, per non smentirlo per l’ennesima volta, non sia costretto ad aprire all’appello di Ciro Asproso per i correttivi richiesti al decreto sicurezza di ben più ampio respiro umano di quelli che “impone” tout court con la sua “disobbedienza” Cicero alla legge per l’accesso alla Ztl, anticipata dal comune politicamente “omologo” di Verona ma a Vicenza e il suo “assessore unico” minacciata dalle auto elettriche e ibride ma non da quelle a benzina e diesel magari in arrivo lungo la spiaggetta.