Legge speciale per Venezia: 28 milioni di euro per disinquinamento. 575 mila euro per la ex Galvanica di Tezze sul Brenta

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Il Consiglio della Regione Veneto, oggi, ha approvato un Piano di riparto di risorse per 28 milioni di euro dalla Legge speciale per Venezia e da destinare a interventi di risanamento ambientale.

Il provvedimento prevede l’uso di risorse finanziarie residue rese disponibili a valere sui finanziamenti della Legge Speciale per Venezia e derivanti da riallocazione di risorse finanziarie, dalla revoca di precedenti assegnazioni relative a interventi non realizzati e da economie di spesa derivanti da interventi conclusi.

L’importo esatto è di 28 milioni e 190 mila 295,35 euro “coerenti con le linee guida e gli obiettivi del programma per il risanamento della Laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante, di cui al Piano Direttore 2000”, comunica la Regione.

Soddisfatto l’assessore regionale allo Sviluppo economico con delega alla legge speciale per Venezia Roberto Marcato: “La Regione del Veneto – ha detto – continua nell’impegno per la salvaguardia territoriale e, in questo caso, abbiamo deciso di reinvestire delle risorse per far sì che la salute dei cittadini sia salvaguardata attraverso il completamento di alcuni interventi avviati negli anni scorsi sempre grazie ai fondi destinati al disinquinamento del bacino scolante della Laguna di Venezia”.

A questo link al sito della Regione Veneto è possibile consultare tutti gli interventi finanziati trai quali figura, nel Vicentino, il “Progetto di Potenziamento e Miglioramento tecnologico della barriera idraulica per la messa in sicurezza della falda acquifera a seguito dell’inquinamento da Cromo esavalente nel Comune di Tezze sul Brenta“, per una cifra di 575.149 euro a favore di Etra Spa.

Su quest’ultimo punto, è intervenuto il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, il bassanese Nicola Finco (Lega-LV): “Oggi – ha commentato -, è stato fatto un ulteriore e decisivo passo in avanti per risolvere l’annosa questione della bonifica ambientale dell’area ex Galvanica di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, a seguito dell’inquinamento da cromo esavalente.

Sul sito erano già stati fatti dei lavori per la messa in sicurezza” e ora “è prevista un’ulteriore tranche di finanziamenti, oltre 575mila euro – beneficiario, Etra, che attuerà le misure previste – destinati al potenziamento e al miglioramento tecnologico della barriera idraulica per mettere in sicurezza la falda acquifera, portando così a 6.800.000 euro la somma totale degli investimenti fatti in quest’area”, ha concluso Finco.

Al voto oggi in aula si sono astenute le minoranze. Il gruppo del Partito democratico ha ritenuto buone ma insufficienti le risorse ricavate dalla Legge speciale per Venezia: “Questo perché il fabbisogno complessivo delle opere necessarie a questa grande area che comprende anche numerosi comuni delle province di Treviso, Padova e Vicenza ammonta a ben 250 milioni di euro. Una voragine determinata da ritardi e dalla sostanziale incapacità della Regione di ottenere le risorse. Elementi non di poco conto che hanno determinato la nostra astensione”, hanno motivato i consiglieri Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.