“Zefiro torna, e ’l bel tempo rimena” scriveva Petrarca, lasciando immaginare un vento dolce e leggero. Un’immagine che ben si sposa con il suono dell’oboe barocco, protagonista del secondo appuntamento del XXV Festival Spazio & Musica.
Sarà infatti l’Ensemble Zefiro a trasportare il pubblico nell’”Epoca d’oro dell’oboe e del fagotto” mercoledì 15 settembre alle 20 al Tempio di Santa Corona.
Gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi, assieme al fagottista Alberto Grazzi, fondarono nel 1989 quello che è diventato uno dei gruppi più prestigiosi al mondo per l’esecuzione di musica da camera con strumenti d’epoca del ‘700 e ‘800. L’Ensemble Zefiro è presente nei principali festival europei, oltre a essere impegnati in costanti tournée tra i vari continenti, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e di critica.
Il direttore del Festival Spazio & Musica Fabio Missaggia ha scelto degli autentici virtuosi al servizio della musica per questo ideale viaggio tra le corti a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. È infatti questo il periodo in cui l’oboe e il suo omologo nel registro grave, il fagotto appunto, diventano lo strumento-simbolo della monarchia francese nel suo splendore. Come diretta conseguenza dell’influenza che la corte di Luigi XIV aveva su tutta l’Europa, troviamo oboisti stabilmente assunti, o comunque attivi, nei più rilevanti centri musicali d’Europa come Amburgo, Dresda, Londra, Venezia e Torino già alla fine del ‘600.
Il pubblico di mercoledì 15 settembre potrà apprezzare alcune delle opere dei migliori compositori per questi strumenti: da Georg Friedrich Händel, grande estimatore che ha utilizzato ampiamente l’oboe in opere, oratori e nella musica da camera, ai fratelli catalani José e Juan Baptista Pla, loro stessi virtuosi strumentisti che esibirono in tour attraverso l’Europa. Da François Couperin, compositore di corte di Luigi XIV ad Antonio Vivaldi, entusiasta sostenitore dello strumento che può contare su ben venti concerti solistici a lui dedicati, ed a infine Jan Dismas Zelenka, insigne rappresentante dell’importante fase tedesca dell’oboe .
Un secondo appunto di altissima qualità che preannuncia un’ottima prosecuzione della rassegna, a Vicenza fino al 7 novembre.
Il Festival è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Veneto, il sostegno di Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Aim Agsm, A.I.S. e Aquila corde.
Biglietti
Interi € 8,00 – Ridotti € 5,00
Modalità di acquisto
Nelle sedi dei concerti a partire da un’ora prima dell’inizio
Online (più diritto di prevendita) : www.spazioemusica.it
Info: www.spazioemusica.it – info@spazioemusica.it
Programma
J. F. Händel(1685-1759)
J. and J. Baptista Pla(ca.1750) F. Couperin (1668-1733)
A. Vivaldi (1678-1741)
J. Dismas Zelenka (1679-1745)
Sonata op.2 n.3 in fa maggiore (Londra, 1733) per 2 oboi e b. c.
(Largo) – Allegro – Adagio – Allegro
Sonata n.6 in mi bemolle maggiore per 2 oboi e b. c.
Allegretto – Andante – Allegro ma non tanto
da La Françoise (Les Nations, Paris, 1726):
Sonade in mi minore per 2 oboi, viola da gamba e b. c. Gravement – Gayement – Rondement – Gayement – Gravement – Vivement – Air Gracieusement – Gayement
Sonata a 4 in do maggiore RV 801 per 2 oboi, fagotto e b.c.
Largo – Allegro – Largo – Allegro
Sonata n.2 in sol minore (Praga/Dresda, ca.1723) ZWV 181/2 per 2 oboi, fagotto e b.c.
Andante – Allegro – Andante – Allegro
Fonte: https://www.comune.vicenza.it/albo/notizie.php/294369