Non ce l’ha fatta nemmeno il Coronavirus a scalfire la tempra del maestro Leon Spierer (1928 l’anno di nascita) il quale, come da programma, si trova in questi giorni a Vicenza per tenere il suo annuale corso di formazione orchestrale a beneficio di venti giovani musicisti ad arco (sei violini primi, sei secondi, quattro viole, tre violoncelli e un contrabbasso) provenienti dai Conservatori di tutto il Veneto.
Più forte del subdolo virus che ha messo pesantemente in crisi anche mondo della musica, è stata la volontà di imbarcarsi su un aereo a Berlino e raggiungere Vicenza per lavorare, dispensare preziosi consigli e suonare insieme ad un gruppo di studenti che anagraficamente potrebbero essere suoi nipoti, se non addirittura pronipoti. Il messaggio del musicista tedesco che per 30 anni della sua luminosa carriera è stato Primo Violino dei mitici Berliner Philharmoniker è chiaro: virus o non virus l’insegnamento non può fermarsi oltre e i concerti dal vivo – con il pubblico e con i musicisti sul palco debitamente distanziati – devono comunque riprendere.
I tre brani oggetto di approfondimento durante i cinque giorni dello stage e che saranno restituiti al pubblico da Spierer (nel ruolo di maestro concertatore) e dai suoi allievi nei concerti in programma sabato 19 settembre alle ore 18 a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore e domenica 20 alle 17 presso la Sala Concerti del Conservatorio di Vicenza spaziano dall’Ottocento di ?ajkovskij e Rossini alla contemporaneità del compositore vicentino Pierangelo Valtinoni.
Di Pëtr Il’i? ?ajkovskij verrà eseguita in apertura di programma la Serenata per archi Op. 48, brano del 1880 venuto alla luce in un frangente particolarmente travagliato nella vita del grande compositore russo, allora quarantenne. Un matrimonio sbagliato, la morte del padre e altri profondi tormenti interiori avevano fatto cadere ?ajkovskij in un grave stato di prostrazione e di crisi creativa dal quale riuscirà a risollevarsi solo grazie al lavoro e all’affetto degli amici più cari, fra i quali il dedicatario della Serenata: l’accademico Karl Albrecht.
Il secondo brano per ensemble d’archi in programma – Auf Römischen wegen (Passeggiando per le vie di Roma), pubblicato da Boosey & Hawkes – è stato composto da Pierangelo Valtinoni nel 2012 e venne eseguito per la prima volta in pubblico nel gennaio del 2013 proprio dai “ragazzi” di Leon Spierer, al termine del corso di formazione di quell’anno.
In finale c’è Rossini, con la Sonata a quattro in Do minore venuta alla luce in pochissimi giorni – insieme ad altre cinque Sonate – nell’estate del 1804, quando il compositore pesarese aveva appena dodici anni. Caratterizzata da una giovanile freschezza e da un’incredibile originalità, ancora oggi questa raccolta continua ad essere eseguita molto spesso grazie soprattutto al gusto per la melodia che la caratterizza.
Il concerto di sabato a Villa Cordellina – realizzato in collaborazione con Provincia di Vicenza, Comune di Montecchio Maggiore e UNPLI Provinciale – sarà preceduto, alle 17, da una visita guidata agli affreschi del Tiepolo, inclusa nel biglietto d’ingresso.
Al termine seguirà un aperitivo offerto da Cantine Vitevis e Loison Pasticceri.
Il concerto di domenica al Conservatorio Pedrollo è l’ultimo appuntamento della serie Suoni d’Estate organizzata dalla Società del Quartetto nell’ambito della rassegna “Viaggio in Città” coordinata dal Comune di Vicenza.
Le borse di studio che saranno consegnate agli allievi più meritevoli dello stage con Leon Spierer sono offerte da Paola Cazzavillan Cremonese e dall’organizzazione turistica O.G.D. Pedemontana Veneta e Colli.