Caro Francesco Rucco, sindaco uscente e che ti sei ricandidato, per ora da solo, a Vicenza, ti scrivo da “amico” e non da direttore, ruolo che a breve, forse, non ricoprirò più se si verificheranno delle condizioni di cui domenica 12 marzo ho scritto qui: «ViPiu.it ha sospeso per 5 ore la pubblicazione di notizie: “disagio” per premio a Ugone di Rucco e Ciambetti che dimenticano le altre associazioni».
Tu, mai ho usato il “tu” nelle nostre conversazioni pubbliche, ma questa è una lettera aperta a chi, anche pochi giorni fa, mi diceva, mentre gli esprimevo nel suo ufficio privato apprezzamenti e critiche, che, qualunque cosa sarebbe successo, nulla doveva intaccare la nostra amicizia personale.
E, infatti, i miei ultimi tre articoli, il primo è linkato sopra, che tu, da avvocato, sai ben leggere sia per quello che vi è scritto sia per quanto vogliono trasmetterti, li ho scritti, senza farti da cortigiano, per darti la possibilità di riflettere e, magari, perché no?, darmi torto, e oggi ti scrivo direttamente su quei due articoli e su quello che, per me, ne consegue.
Al momento non vedo né leggo tue reazioni al mio invito a premiare tutte le associazioni dei soci e risparmiatori azzerati dalla Banca Popolare di Vicenza e non solo quella vicina alla Lega (con Ugone, Zaia e Salvini non a caso, ora mi pare chiaro, accanto a te su uno dei tuoi palchi del 2018) e accompagnata di fatto da Ciambetti, consigliere comunale e presidente del Consiglio regionale, che non a caso, non si sa a quale titolo (nulla è scritto di ufficiale nelle comunicazioni assenti per la stampa) se non, appunto, quello di accompagnatore a fini di propaganda politica di parte per giunta nel tuo ufficio personale, che è un luogo del Comune che ti ospita a nome di tutti i cittadini.
Allora torno a ripeterti l’appello di premiare tutti i rappresentanti delle migliaia di cittadini vicentini azzerati e, invece di pubblicare per ora alcune reazioni politiche, che i tuoi spin doctor e ghost writer potrebbero raccontarti come “di parte” e magari “comuniste” (vedi il secondo articolo «Rucco perde la naturalezza del 2018 pressato da spin doctor e ghost writer che vedono “comunisti” dappertutto») lo rafforzo anticipandoti che sono veramente tanti i messaggi da me ricevuti da chi, tra i “truffati”, condivide il mio appello e non la tua scelta per giunta esclusivamente a favore da chi in Comune ti minacciò per impedire una mia conferenza stampa.
Da amico faccio ancora fatica a pensarla come spontaneamente tua se guardo al Rucco del 2018, sereno, equilibrato, con una bella famiglia, qualificativi che anche sabato mattina 11 marzo ti attribuivo, dopo che nel mio incontro nel tuo ufficio privato ti avevo già palesato alcuni dubbi sul “tuo giardino” sempre meno verde e prima che il giorno stesso tu andassi a premiare alla chetichella un’associazione e non le altre.
Nell’ultimo mio articolo a te diretto, da amico, «Rucco di sicuro candidato sindaco di Vicenza ma FdI e Lega non lo vogliono in “quota propria”: “Spartizione… civica?”» ti mettevo in guardia, e lo stesso facevo con i tuoi elettori, sui giochi intorno a te, candidato unico ma anche solo nel centro destra, che ancora non ti ha designato.
Questi giochi sulla tua pelle (e di conseguenza su quella di chi vorrebbe confermarti dopo che non pochi ti lasceranno per premiare Zoppello, Cicero e Tosetto, tre degli assessori espulsi ora candidati direttamente e attivi contro di te, insieme agli altri due “epurati” e ai vari consiglieri comunali che hanno lasciato la tua bella lista del 2018) dimostrano quanti lacci abbiano avvolto la tua attività da sindaco con 5 assessori da te scelti e, sempre, da te mandati via (perché e per chi, ancora nella maggior parte dei casi non l’ho capito e questo giornale l’ha scritto).
Ma questi giochi, se non li interromperai tu e non i “giocolieri”, fanno temere lacci ancora più pesanti che stanno preparando a Roma per la “Spartizione civica” della tua candidatura, ora, e della tua Giunta, se verrai confermato, dopo.
Che fare, caro amico Francesco Rucco del 2018?
- Ascolta i tuoi spin doctor (se mi consideri tale in questa lettera, almeno non ti costo) ma, poi, parla con la tua famiglia, quella di casa e quella allargata della città che ancora dovresti rappresentare al 100%, e decidi tu, prima, cosa fare e, poi, cosa far scrivere ai tuoi ghost writer;
- basta con le ormai ridicole polemiche, che su ViPiu.it finché ne rimarrò direttore, non riprenderemo più, chiunque le tiri fuori, su “civici” e “non civici” perché, se si fosse candidati politici, sarebbe un bel ritorno della politica, che va coltivata e non criminalizzata, mentre, se tu sottostarai, starai sotto cioè, a tre partiti la tua coalizione non potrà minimamente definirsi civica;
- basta con le altre sempre più pericolose polemiche personali su “destra” e “sinistra”, che stanno avvelenando il Paese dall’era Meloni e che anche la moderata Vicenza sta cominciando a vivere, spero, con fastidio, perché ne stanno approfittando gli estremisti dell’una e dell’altra parte avvelenando il clima più dei PM10. Anche queste polemiche ViPiù.it non le seguirà più a meno che non escano dalla stupida strumentalizzazione e che non vogliano far capire ai cittadini quali proposte fattuali nascano da una visione politica di destra o di sinistra, conservatrice o progressista, liberale o socialista…;
- caro sindaco uscente e auto candidato alla conferma richiama a palazzo Trissino i rappresentanti di Noi che credevamo nella BPVi e si ripeta la premiazione “ecumenicamente” insieme a quelli delle associazioni che hanno lottato per i risparmiatori e non per un credo politico o di parte. Se il “trucco” per “escludere” è voler premiare solo quelle di Vicenza bene, amico Rucco, l’elenco si allunga per lo meno a Federconsumatori, Adusbef, Codacons, etc. che hanno sedi ufficiali a Vicenza, anche se il premio i risparmiatori azzerati vicentini vorrebbero, come ci scrivono, che andasse anche a quelle che li hanno supportati senza “discriminazione” di sede;
- Francesco Rucco, hai avuto il coraggio di candidarti da solo ed anticipando il “tavolo nazionale delle spartizioni civiche” e allora, spiazza gli spartitori ed esegui il tuo spartito (magari con tua moglie che è soprano) chiedendo il voto ai cittadini per te e non per i partiti romani. Spiega che, se hai escluso assessori e consiglieri comunali dalla tua originaria alleanza, in cui credevano perché c’eri tu, non è, tutta, opera tua e scusati per la parte di errori tuoi, tra cui quelli di assecondare le voglie dei partiti. Parla di nuovo, quindi, con quelli che ancora se si riconoscono in te, che abbiano votato alle politiche FdI, Lega o Forza Italia, perché scelgano te e i tuoi candidati che portino in dote un programma chiaro fatto di bilanci del fatto e del non fatto nei precedenti 5 anni e, soprattutto, di quello che vi impegnerete a fare nei possibili prossimi 5. Poi urla ai tre partiti che a Vicenza i conti devono farli con te e i cittadini vicentini e che, quindi, se vogliono, indichino la tua lista come quella a cui collegarsi o facciano da soli, per quello che contano in città e con quelli che li seguiranno su vie diverse.
È dura questa serie di scelte trasparenti?
Certo, ma ne verrebbe rafforzata la tua amicizia con i tuoi e nostri concittadini, non tanto con me, che te la conserverò personalmente ma che mai potrei votare e “far votare” chi, nella tua giunta, nel tuo staff e nella lista che stai per presentare, ha speso tempo contro la libertà di stampa attaccandomi spesso legalmente più di Zonin e Donazzan (l’11 aprile Donazzan, Giovine e Benigno mi hanno di nuovo “invitato in udienza” presso il tribunale di Vicenza).
Grazie, Francesco, se leggerai col giusto spirito quello che ti ho scritto.
I ringraziamenti, se farai il “giusto”, che sia quello che io ti invito a fare o quello di diverso che deciderai di fare, li conterai all’apertura degli scatoloni delle urne.
P.S. 1 Chiedo scusa ai lettori per la lunghezza della mia lettera, ma gli amici si consigliano, a questo punto, una volta per tutte e la chiarezza a volte richiede… lunghezza.
P.S. 2 Certo che se dovessi fare politica avrei bisogno di un ghost writer, a cui, però, direi io cosa scrivere succintamente ma che controllerei sempre io dopo che lui avesse preparato il sintetico testo.