Lettera di Achille Variati ai cittadini di Vicenza: “ho fatto anche errori, chiedo scusa”

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Care concittadine, cari concittadini – scrive Achille Variati – giunto alla fine di un lungo decennio come Sindaco di Vicenza sento forte il desiderio di rivolgere a tutti voi un pensiero di saluto. Dieci anni sono davvero lunghi: un pezzo importante di vita. E sono contento di potervi scrivere queste parole anziché dovervele dire a voce, perché non so se saprei trattenere un po? di commozione. Sono stato sindaco una prima volta molto giovane, dal ?90 al ?95: qualcuno di voi lo ricorderà. 

Anni difficili, con l?Italia travolta dagli scandali di Tangentopoli: eppure da sindaco non fui mai toccato dalla tempesta giudiziaria che portò in manette centinaia di amministrazioni del nostro Paese. 

E di nuovo sono stato scelto per guidare la nostra città nel 2008, e poi nel 2013, e dal 2014 i consiglieri comunali di tutti i Comuni vicentini mi hanno eletto presidente della Provincia. E anche questi sono stati anni difficili: una crisi economica estenuante, che ha visto il disastro della nostra banca di territorio e ha creato problemi nuovi per la nostra società, il dramma continuo di un?onda migratoria che troppo a lungo lo Stato ha scaricato sui territori, l?alluvione del 2010 che lasciò la nostra città in ginocchio.

Eppure, proprio i giorni dell?alluvione restano per me tra quelli allo stesso tempo più difficili e più gloriosi per la nostra città: che nella sua ora più buia ha saputo mostrare una volta di più la forza, il coraggio, la determinazione e la generosità della sua gente.

Quella forza, coraggio, determinazione, generosità ho cercato di portarle in Municipio e anche in Provincia. Con i miei collaboratori abbiamo, in questi anni, cercato sempre di lavorare per il bene comune, provando a contrapporre alla crisi il modello di una crescita turistica, rispondendo alle nuove urgenze del sociale con un più forte impegno per non lasciare nessuno indietro, e avviando una modernizzazione della nostra città anche sotto il profilo della sostenibilità, dell?inquinamento, della qualità della vita.

Certo, ho fatto e abbiamo fatto errori. E di questi vi chiedo scusa. Come chiedo scusa a coloro ai quali non siamo riusciti a rispondere in tempo o in maniera soddisfacente. Credetemi, però: ho messo in questi dieci anni tutte le mie energie, il mio tempo, la mia passione al servizio della nostra città. E sono stato ripagato ogni singola volta in cui ho avuto la certezza che stessimo facendo del bene.

Vi ringrazio, di cuore, per la fiducia che avete riposto in me. Servire la nostra città è stato il più grande onore della mia vita. E spero che continueremo a salutarci con affetto quando ci incontreremo ancora, semplici concittadini tra le strade e nelle piazze della nostra Vicenza e del nostro splendido territorio.