L’ex Carabiniere Domenico Merlo a capo del circolo di Fratelli d’Italia a Rosà

1012

“Il processo di crescita e di radicamento del nostro movimento in provincia di Vicenza non conosce pause estive. Abbiamo sfide importanti da affrontare e vogliamo farci trovare pronti” così – in una nota – Vincenzo Forte, coordinatore per la provincia di Vicenza di Fratelli d’Italia, annuncia la nascita nel Comune di Rosà (VI) di un altro circolo territoriale del movimento guidato a livello nazionale da Giorgia Meloni.

“Tanti hanno già aderito e altri ancora aderiranno nelle prossime settimane al nostro progetto politico – continua Forte – a dimostrazione che la coerenza, la serietà, la concretezza dell’azione politica e l’attenzione verso le esigenze del territorio, elementi caratterizzanti del nostro partito, vengono riconosciuti e apprezzati”.

A guidare il neo costituito circolo di Fratelli d’Italia sarà Domenico Merlo, ex Carabiniere, già amministratore del Comune di Rosà.

“Ringrazio il coordinatore provinciale Vincenzo Forte che, in accordo con il Coordinatore regionale Sergio Berlato, ha ritenuto opportuno affidarmi questo importante compito. Fratelli d’Italia ha il merito di aver dato nuovamente una casa a chi dopo la diaspora di Alleanza Nazionale non ha più trovato nel panorama politico nazionale e locale dei punti di riferimento” ha dichiarato il neo portavoce Domenico Merlo che ha precisato “Il circolo territoriale rappresenta un elemento importante di aggregazione, una casa comune, un luogo di confronto per chi si riconosce nei valori della destra, e sarà uno strumento che ci permetterà di rendere maggiormente incisiva la nostra azione politica, recitando il ruolo di cinghia di trasmissione tra il nostro territorio ed i nostri rappresentanti in Consiglio Regionale del Veneto, nel Parlamento nazionale e nel Parlamento Europeo.”

“Siamo pronti ad affrontare con entusiasmo e convinzione questa nuova sfida che ci vedrà come Fratelli d’Italia protagonisti anche a Rosà, così come già avviene in moltissime realtà della Provincia di Vicenza” conclude Domenico Merlo.