Liberalizzazioni ed economie locali, Vincenzo Donvito (presidente di Aduc): una lezione dalla Toscana

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Dal 1 novembre Autolinee Toscane gestirà il trasporto pubblico della Toscana – afferma in una nota che pubblichiamo Vincenzo Donvito presidente di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Dopo 5 anni di contesa giudiziaria, è stata confermata come unica azienda, in tutta la regione. La prima esperienza in Italia. A Firenze, manderà in pensione l’eterna Ataf (1). Per valutare la qualità del servizio è presto. Il principio è incoraggiante: concorrenza significa riduzione dei prezzi e maggiore qualità. Anche se fino ad oggi la concorrenza c’era, pur se il servizio veniva assegnato sempre agli stessi (2), e non è che l’Ataf abbia tirato calci nel muso degli utenti ma, evidentemente, nel rapporto costi/vantaggi, la vecchia azienda non è stata all’altezza di aggiudicarsi il servizio. Vedremo.

Firenze e la Toscana si aprono di più al mercato. E’ bene ricordarsi che questo significa non solo i francesi presunti maghetti del trasporto pubblico (3), ma anche quei fondi europei d’investimento inglesi che hanno deciso la chiusura della Gkn (4), su cui, grazie a sentenze e alla mediatizzazione della vicenda, al momento si sta prendendo tempo verso l’innegabile chiusura.

E’ il mercato, bellezza! (5) Nei confronti del quale non si può scegliere quello presunto buono contro l’altro presunto cattivo, ma si possono solo fare regole valide per tutti e che tutti devono rispettare. Regole che lo Stato deve fare e che sarebbe opportuno le facesse non per se stesso (conflitto d’interessi): quante aziende (com’era l’Ataf fiorentina) sono di proprietà pubblica, soprattutto nei punti chiave della nostra economia? Troppe!

Quanto accade oggi a Firenze e in Toscana non è il massimo, visto che Autolinee Toscane è della francese Ratp (ente pubblico francese – 6). Ma è probabile che sul territorio toscano abbia meno conflitti d’interesse rispetto ad enti regionali/italiani.

L’Europa, incluso il suo libero mercato, è ancora tutta da costruire. Facciamone tesoro e, soprattutto, teniamo alti i controlli, sia noi utenti che le istituzioni (soprattutto Antitrust) che regolamentano il mercato.

1 – 70% della fiorentina Busitalia srl, il cui socio unico e Fs spa, che è al 100% del ministero dell’Economia, quindi … Stato con un abito diverso.

2 – legittimo il dubbio che questo accadesse anche per l’organicità dell’azienda al potere politico.

3 – https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/i-bus-ai-francesi-un-primo-passo-verso-leuropa-1.6845334

4 – le sue produzioni non hanno più mercato e sono solo costi improduttivi.

5 – Parafrasi di “È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non ci puoi far niente! Niente!”, pronunciata da Humphrey Bogart alla fine del film L’Ultima minaccia.

6 – https://it.wikipedia.org/wiki/R%C3%A9gie_autonome_des_transports_parisiens

Vincenzo Donvito, Aduc