“Il vicepresidente del Consiglio regionale Veneto, Massimo Giorgetti deve vergognarsi. Il suo post su Silvia Romano, poi frettolosamente rimosso, è indecente. Stiamo parlando di una ragazza, un’italiana, che è andata ad aiutare una popolazione povera, bambini in un orfanotrofio, a casa loro. Silvia Romano è stata rapita durante la sua permanenza nel villaggio in cui svolgeva la sua missione: dopo un anno è mezzo è stata finalmente e giustamente liberata e portata a casa dalle autorità italiane. Dovremmo essere tutti contenti senza ulteriori commenti”. Così il gruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, commenta il post apparso su Facebook del vicepresidente consiliare, “in cui esprimeva il proprio disappunto per la liberazione della cooperante italiana, a causa della conversione all’Islam”.
“La discussione sulla scelta di religione di Silvia Romano che per definizione è un fatto privato, è fuori luogo. Durante il rapimento, che ricordiamo essere un atto di criminalità che porta via una persona contro la sua volontà – spiegano i consiglieri PD – l’individuo rapito, cerca al proprio interno, nei propri pensieri, le risorse necessarie per sopravvivere. Non solo, è poi quantomeno vergognoso non ricordare che viviamo in uno stato laico. Pensare che sia giusto salvare o meno le persone sulla base dell’identità religiosa ricorda periodi cupi della nostra storia in cui le persone venivano deportate e uccise perché appartenenti ad una determinata ‘razza’”.
“Infine, come se non fosse sufficientemente grave la sostanza, c’è anche una questione di forma: Massimo Giorgetti, si ricordi il ruolo che riveste, di vicepresidente del CrV. Un ruolo importante. Proprio per questo – concludono i consiglieri PD – dovrebbe usare altri toni e ben altro rispetto”.
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