Libere dalla violenza: inaugurata a Favaro Veneto una nuova panchina rossa

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Comune di Venezia
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Dopo quella inaugurata in villa Franchin a Carpenedo anche in piazza Pastrello a Favaro Veneto è stata inaugurata questa mattina una nuova panchina rossa, simbolo della campagna contro la violenza sulle donne #liberedallaviolenza: una panchina già esistente e ridipinta, posta di fronte al Municipio, scelta per la vicinanza al fulcro delle attività istituzionali.

All’appuntamento, che rientrava tra gli eventi del ‘Novembre donna’, ma che a causa del maltempo è stato rinviato ad oggi, sono intervenute la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, la consigliera comunale Deborah Onisto, il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato insieme ad alcuni consiglieri, tra cui la promotrice dell’iniziativa, la delegata Barbara Gomiero, il parlamentare Alex Bazzaro e Doriana Visentin del Comitato Pari opportunità Chimici e Fisici Veneto.

Nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale, la presidente Damiano ha sottolineato l’impegno del Comune di Venezia sul tema della violenza contro le donne: “Una lunga attività nel tempo che ha visto sempre più rafforzarsi la rete dei rapporti tra le istituzioni e associazioni con protocolli, reti di collaborazione e iniziative diffuse sul territorio per combattere questa ‘piaga sociale’ e tenere viva l’attenzione. In questi anni – ha continuato Damiano – il nostro Centro antiviolenza, che quest’anno compie 25 anni di attività – ha visto crescere il numero di utenti anche perché c’è maggiore fiducia e consapevolezza dell’aiuto e dei servizi che possono ricevere. Le donne non si devono sentire sole”.

“Il nostro auspicio – ha evidenziato Gomiero, nel ringraziare la vicesindaco che ha patrocinato l’iniziativa con il suo assessorato, è che la comunità abbia cura di questa panchina e la osservi quando passeggia per la piazza di Favaro pensando al tema della violenza contro le donne e abbracciando per qualche istante simbolicamente tutte le vittime”.

La panchina, segno riconosciuto a livello internazionale del posto occupato da una donna che non c’è più perché portata via dalla violenza, è stata dipinta da una donna che ha appena concluso il percorso di autonomia in una delle case rifugio del Centro Antiviolenza. Sullo schienale, grazie al contributo della Commissione Pari Opportunità Chimici e Fisici Veneto è apposta la targa “Libere dalla violenza”.