
TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS/MNA) – Quattro importanti gruppi politici libici hanno rivolto un appello formale al presidente del Parlamento Ageela Saleh, esortandolo ad avviare immediatamente la formazione di un governo nazionale unificato come passo fondamentale per superare la lunga frammentazione politica del Paese.
In una lettera ufficiale, i partiti hanno invitato Saleh ad assumersi la responsabilità di inaugurare una nuova fase politica basata sul consenso libico, libera da influenze straniere e da soluzioni temporanee. “È giunto il momento di un’azione interna decisiva”, hanno dichiarato sottolineando l’urgenza di rompere l’attuale stallo. I gruppi politici hanno criticato i precedenti tentativi di transizione, definendoli imposti dall’esterno e privi di legittimità, sostenendo che tali processi hanno escluso attori chiave, alimentato la sfiducia e fallito nel costruire una governance sostenibile. Hanno invece sostenuto la necessità di un governo inclusivo, capace di affrontare le sfide attuali, unificare le istituzioni sovrane e ristabilire la fiducia pubblica.
Il loro appello arriva in un momento di crescente frustrazione popolare per le elezioni bloccate, la paralisi istituzionale e l’assenza di una chiara tabella di marcia politica. La lettera avverte che, senza un’azione coraggiosa, la Libia rischia un ulteriore indebolimento dell’autorità statale e una persistente instabilità. Ad aumentare la pressione per un cambiamento politico, secondo un rapporto del media statunitense Newsmax, il primo ministro ad interim Abdul Hamid Dbaiba si starebbe preparando a lasciare la scena politica entro la fine di maggio. Il rapporto evidenzia che Dbaiba, nominato all’inizio del 2021 con il mandato di portare la Libia alle elezioni, ha perso gran parte del sostegno internazionale a causa dei ripetuti rinvii e dell’annullamento del voto.
L’articolo evidenzia un consenso crescente, sia a livello interno che internazionale, sulla necessità per la Libia di una nuova autorità esecutiva credibile che possa rilanciare il processo politico del Paese. Sebbene non sia stata confermata alcuna tempistica ufficiale per l’uscita di Dbaiba, il rapporto suggerisce che un’intensa attività diplomatica e un dialogo interno potrebbero accelerare la sua partenza nelle prossime settimane.
Nel frattempo, la Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha espresso profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione economica e finanziaria del Paese. Durante un recente incontro a Tripoli, la vice rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu per gli Affari Politici, Stephanie Khoury, ha esortato i leader libici a trovare un accordo su un bilancio nazionale unificato e ad attuare riforme da tempo necessarie per stabilizzare l’economia e migliorare la governance. Khoury ha sottolineato la necessità di un bilancio basato su proiezioni realistiche di entrate e su un ampio accordo politico, richiedendo anche una maggiore trasparenza finanziaria e responsabilità pubblica.
Le discussioni con alti funzionari del governo hanno affrontato la necessità di riformare la spesa pubblica, migliorare l’efficienza e porre fine alle politiche finanziarie parallele che hanno alimentato la disfunzione istituzionale. Le Nazioni Unite hanno avvertito che la persistente divisione e la scarsa coordinazione fiscale della Libia rischiano di destabilizzare ulteriormente le istituzioni e ostacolare lo sviluppo.
L’assenza di una strategia economica unificata ha ritardato gli investimenti infrastrutturali, ostacolato l’erogazione dei servizi e indebolito la fiducia della popolazione nello Stato. Con l’aggravarsi della crisi politica e l’aumento delle sfide economiche, gli attori libici affrontano una crescente pressione per tracciare un nuovo percorso unificato, che metta al primo posto l’interesse nazionale e rifletta la volontà del popolo libico. Resta da vedere se questi appelli si tradurranno in azioni concrete.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).