Un libico ustionato a seguito dell’esplosione di un’autocisterna piena di carburante, avvenuta lo scorso 1° agosto nella zona di Al-Zawya, nel sud della Libia, è atteso in serata al Centro Ustioni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova.
“Insieme ad altri cittadini libici coinvolti nello stesso disastro e destinati a vari centri della Penisola – spiega il dottor Paolo Rosi, responsabile del Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza – il paziente libico rimasto ustionato dall’esplosione è arrivato oggi all’aeroporto di Pisa su un aereo dell’Aeronautica Militare nell’ambito di un trasferimento coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile.
Appena accaduta l’esplosione, infatti, il Governo italiano aveva dato la disponibilità ad accogliere quei feriti che non erano in condizioni da poter essere curati in patria”.
“La sanità veneta si conferma anche in questa occasione a disposizione delle emergenze umanitarie con la sua organizzazione e le capacità dei suoi professionisti – sottolinea il Presidente della Regione, Luca zaia -. Ringrazio tutti gli operatori impegnati in questa operazione di solidarietà per la professionalità messa in campo”.