Liceo artistico di Valdagno: una nuova sede nel polo scolastico con auditorium a servizio della comunità. Dalla Provincia di Vicenza 6,3 milioni di euro.

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nuovo liceo Valdagno
nuovo liceo Valdagno

Nuova sede per il liceo artistico di Valdagno. Ospitato nella storica villa Marzottini, verrà trasferito in un edificio nuovo, moderno e performante che sorgerà nel terreno denominato campetto ex Gil in via Zanella.

Il progetto di fattibilità è stato presentato questa mattina dal presidente della Provincia Francesco Rucco e dal sindaco del Comune di Valdagno Giancarlo Acerbi, affiancati dalla vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco, dalla consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Cristina Balbi e dall’assessore comunale all’istruzione Anna Tessaro. Presenti la progettista architetto Anna Di Meo e la dirigente scolastica dell’IIS “G.G. Trissino” di Valdagno Maria Cristina Benetti.

Villa Marzottini è nata come residenza della famiglia Marzotto a partire dall’anno 1889. L’immobile è stato dichiarato di interesse culturale e, di conseguenza, è sottoposto a vincoli che non permettono di adeguarlo alla funzione didattica salvaguardandone le caratteristiche architettoniche. Le limitazioni sul piano della sicurezza, delle dimensioni e della quantità di spazi, hanno indotto l’Amministrazione Provinciale, competente in ambito di istruzione superiore, a pensare di dismettere questo immobile per realizzare un edificio in grado di rispondere alle esigenze di una scuola che copre un bacino territoriale molto ampio (ovest e alto vicentino) e che riscuote un crescente successo per il percorso formativo che offre.

“Investiamo in questa operazione 6,3 milioni di euroha spiegato il presidente Rucco- un impegno economico importante, ma necessario per dare respiro ad un liceo in espansione, riferimento di un territorio ampio, che ha un’identità forte e una storia a cui vogliamo aggiungere tanti altri capitoli. Il futuro del liceo artistico è in un’area deputata alla formazione, aperta alla comunità. Una scuola nuova in tutti i sensi, che guarda al futuro, che si integra con la Città e dialoga con il territorio. Questa è la scuola che vogliamo: poli scolastici che crescono con il territorio in cui sono inseriti, non isole solitarie, ma pilastri portanti della comunità.”

“Accogliamo con soddisfazione questo progetto che avvia l’iter per la realizzazione ex novo di una nuova scuola come da decenni non succedeva a Valdagno -ha commentato il sindaco Acerbi– Si tratta di un passaggio importante perché completerà la dotazione della cittadella degli studi, creando nuove sinergie e commistioni tra gli edifici esistenti. Ringrazio la Provincia per aver creduto nell’opera, ma anche il team di progettisti per la lettura che hanno saputo fare del contesto particolarmente prestigioso in cui la scuola andrà ad inserirsi, una fetta di città sorta con una forte vocazione all’educazione, alla formazione, ma anche al sociale e agli spazi di comunità.”

“La Provincia ha passato anni difficili -ha affermato la vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco– ora che le risorse ci sono siamo ben felici di impegnarle nel territorio in progetti di crescita e di sviluppo per le nostre scuole. Con gli uffici stiamo lavorando intensamente per dare risposte concrete a tutti gli istituti di competenza, ma qui a Valdagno realizziamo davvero un’impresa, una scuola nuova con un auditorium a servizio della comunità.”

La Provincia di Vicenza ha previsto in bilancio 6,3 milioni di euro mentre il Comune di Valdagno metterà a disposizione il terreno. La scelta dell’area dove sorgerà è tutt’altro che casuale. Finora il liceo artistico è stata una scuola a sé stante, lontana dagli altri edifici scolastici. Il campetto ex Gil è invece vicino all’attuale polo scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore G. G. Trissino, che comprende tutti i licei di Valdagno, e confina con l’Istituto Tecnico Marzotto-Luzzatti.

“In questo modo -ha evidenziato la consigliere provinciale Balbi– le varie scuole potranno interagire e alcuni spazi del nuovo edificio potranno essere a servizio anche delle scuole esistenti. Al contempo, il liceo artistico potrà utilizzare qualche laboratorio presente nelle altre scuole. Nel futuro la scuola è sempre più innovativa e le attrezzature dovranno essere continuamente aggiornate, per questo è fondamentale la razionalizzazione e la condivisione degli spazi laboratoriali, per essere utilizzati al massimo delle loro potenzialità.”

“L’importanza di questo progetto -ha sottolineato l’assessore comunale all’istruzione Anna Tessaro– sta nella condivisione degli spazi con la comunità. Una volta completata, infatti, questa sarà una scuola aperta, in dialogo con la città in tema di giovani, cultura e sociale, ma anche con una forte vocazione all’accessibilità. Grazie alla presenza della nuova sede di Progetto Giovani, inaugurata oggi, e con l’avvento della nuova sede dell’artistico quest’area della città, che nel primo pomeriggio solitamente si svuota, verrà invece ad essere uno spazio vivo e vivace. Investire nella scuola e nei giovani è l’obiettivo della politica, riuscire a concretizzarlo è un enorme successo e motivo di gratificazione.”

Grande la soddisfazione del dirigente scolastico Benetti, che in questo progetto ha sperato sin da quando sedeva nei banchi della giunta del Comune di Valdagno. “I primi contatti con la Provincia risalgono a quando ero assessore -ha ricordato- oggi non è più solo una speranza, ma un sogno che si concretizza, un percorso che stiamo facendo con i progettisti, con i tecnici e gli amministratori della Provincia per realizzare la scuola più rispondente alle nostre esigenze.”

Dalle idee al progetto

Progettare una scuola non significa semplicemente progettare un edificio. Una scuola è molto di più. Per questo il nuovo liceo artistico è frutto di un dialogo fra progettista, amministrazione provinciale, amministratori locali, dirigente scolastica, insegnanti.

Sono stati individuati 4 punti chiave:

  1. attenzione alle scelte progettuali che dovranno integrarsi con “la città sociale” dell’architetto Bonfanti

  2. il nuovo edificio dovrà avere una precisa identità che rispecchi non solo la consolidata tradizione culturale formativa del liceo artistico di Valdagno, ma anche la sua specificità, offrendo questo istituto un percorso che contempera studi umanistico-scientifici ed applicazioni pratiche

  3. dovranno essere realizzati alcuni spazi aperti anche al territorio e alla comunità

  4. la nuova scuola dovrà essere collegata fisicamente all’edificio adiacente (ex Scuola Media) per permettere l’accessibilità del personale, dei docenti ma anche per lo scambio tra gli alunni.

Il risultato è un edificio dalla forma organica, fluida e morbida. Non è un luogo chiuso, ma aperto al territorio e alla comunità. L’auditorium ha un accesso autonomo in modo da essere utilizzabile in orari extrascolastici per incontri, dibattiti, conferenze. Inoltre un corridoio lo collega all’ex scuola media, per permettere un facile accesso anche agli studenti degli altri licei.

Il nuovo edificio è dimensionato per circa 260 studenti e si sviluppa su tre piani fuori terra per una

superficie lorda totale di mq. 3.500 e una cubatura di mc 13650.

Il primo livello (mq. 1.330) si articola su tre aree funzionali ben precise:

  • al centro, dopo l’ingresso, si apre l’atrio a doppia altezza e l’ampio spazio a gradoni per l’accoglienza, lo svago ma anche per attività di intersezione o di performance.

  • a sinistra dell’atrio si procede verso gli spazi aperti ai rapporti con l’esterno (auditorium, biblioteca, sala professori e sala ricevimento genitori/ufficio) spazi dotati anche di un accesso autonomo

  • a destra sono collocati i laboratori più rumorosi e che producono polvere (discipline plastiche, forno, discipline pittoriche) con i relativi depositi.

Al secondo livello (mq. 1.145) ci sono 4 aule per la didattica teorica, che potrebbero essere

destinate al biennio, due aule sostegno e 2 laboratori (plastiche e copia dal vero).

Al terzo livello (mq. 1025) si trovano le altre 6 aule (triennio), 4 laboratori (geometriche, pittoriche

e due di grafica) e uno spazio per il sostegno.

Lo spazio esterno è diviso in due parti:

  • la parte davanti all’edificio che comprende anche la ridistribuzione di alcuni posti auto esistenti

  • la parte dietro al nuovo edificio che rappresenta il giardino della scuola con spazi attrezzati per lezioni all’aperto e per lo svago. Al giardino si può accedere anche attraverso un cancello carraio posto su via Duca D’Aosta.