Un Sistema Volontario di crediti per promuovere il risparmio e la conservazione dell’acqua: è questo il progetto “LIFE Svolta Blu”, che nasce dalla sfida di trovare un equilibrio tra la necessità di acqua sufficiente e di alta qualità per l’approvvigionamento umano, il sostentamento delle attività agro-industriali e artigianali, e il fabbisogno degli ecosistemi naturali nel contesto sfidante posto dal cambiamento climatico. L’obiettivo del progetto sarà, come detto, lo sviluppo e la validazione di un sistema di governance volontario di scambio di crediti idrici, come avviene per i crediti di carbonio. Attori principali di “Svolta Blu” sono Viacqua, che riveste il ruolo di capofila, ANBI Veneto, Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Fondazione Palazzo Festari Intesa Programmatica d’Area Alto Vicentino, Università degli Studi di Padova con i suoi dipartimenti ICEA (Ingegneria Civile Edile e Ambientale) e TESAF (Territorio e Sistemi Agro-Forestali) e CSQA.
“LIFE Svolta Blu” è stato presentato ufficialmente questa mattina nella sede di Viacqua a Vicenza. Finanziato dal programma comunitario LIFE, il progetto ha un budget complessivo di 2.025.510 euro. L’iniziativa si articolerà a partire dal prossimo 1 ottobre 2024 e avrà una durata di 40 mesi.
«In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti – ha dichiarato il Presidente di Viacqua, Federico Ginato – serve trovare un equilibrio tra la necessità di acqua sufficiente e di alta qualità per l’approvvigionamento umano, il fabbisogno delle attività agro-industriali e artigianali e il mantenimento degli ecosistemi naturali. Lo stress idrico è proprio il disallineamento tra l’uso della risorsa all’interno di un bacino idrografico e la capacità del sistema di rigenerarla, che nel nostro territorio è un tema sempre più urgente. La sfida forse più importante che questo progetto affronta è quella di dare forma ad un nuovo sistema di governance della risorsa idrica, che porti a spostare progressivamente il focus di Viacqua da una gestione limitata ai servizi idrici ad una gestione condivisa a tutela della risorsa idrica. Per ridurre lo stress idrico è necessario l’impegno di tutta la comunità vicentina. Riteniamo che l’attuazione del dialogo tra diversi attori territoriali su obiettivi comuni in tema di acqua sia uno degli elementi che ha reso particolarmente interessante il progetto agli occhi dell’Unione Europea.»
«Lo scambio di crediti di carbonio ha permesso di mobilitare risorse private per finanziare progetti di riduzione dell’impronta di carbonio e ha contribuito ad incrementare la consapevolezza delle aziende e dei cittadini rispetto all’importanza di misurare e ridurre le emissioni climalteranti. – ha spiegato Paolo Gurisatti, Direttore Fondazione Palazzo Festari Intesa Programmatica d’Area Alto Vicentino – Allo stesso modo, nel progetto LIFE Svolta Blu, chi investe in azioni di risparmio idrico o di accumulo e ricarica delle falde distribuite sul territorio potrà generare dei “crediti blu” e immetterli in un mercato volontario nel quale chi utilizza l’acqua e intende ridurre la propria impronta idrica potrà acquisirli.»
Nelle prime fase del progetto, con il contributo del dipartimento ICEA dell’Università di Padova, verrà computato il bilancio idrico del territorio vicentino per avere una stima attuale e futura, anche alla luce degli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, della risorsa realmente disponibile e poter così sviluppare una pianificazione sostenibile dei diversi approvvigionamenti. Sarà fondamentale il coinvolgimento di molti attori territoriali, a partire dagli operatori del settore agricolo, dalle industrie e dagli Enti Locali, in primis con attività di formazione, poi con azioni più operative.
«Preliminarmente a qualsiasi miglioramento nella gestione idrica è necessaria un’analisi oggettiva dello stato attuale dei consumi e degli impatti ambientali correlati all’acqua, secondo la norma ISO 14046.” – ha specificato l’Ing. Irene Grigoletto di CSQA – “Il ruolo di CSQA sarà legato alla verifica del calcolo di tali impatti e dell’applicazione delle buone pratiche tecnico-gestionali e di distretto, per gestire la risorsa e il risparmio idrico.»
Il mondo agricolo è il primo utilizzatore della risorsa idrica nel territorio vicentino e sarà un attore chiave del progetto.
«I Consorzi di Bonifica stanno già sviluppando con gli operatori del settore agricolo iniziative di efficientamento idrico – ha spiegato Alessandro Lunardi, vicepresidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta – ma mancano le risorse per riprodurre su larga scala le sperimentazioni effettuate ad esempio con il progetto LIFE Aquor nel Vicentino alcuni anni fa.»
«Dall’acqua utilizzata per l’irrigazione derivano servizi ecosistemici a beneficio di tutti i cittadini. La ricarica della falda è un esempio delle soluzioni basate sulla natura che Consorzi di Bonifica e mondo dell’agricoltura mettono in campo da anni – spiega Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto –. Abbracciamo il progetto perché mira a far riconoscere il valore di queste azioni, anche attraverso un meccanismo di crediti, in questo caso “blu”, come avviene per i crediti di carbonio.»
Il progetto si propone di mappare l’impronta idrica di oltre 30 realtà locali, tra aziende private, operatori del settore primario ed Enti locali. Dopo approfondite attività di formazione e sensibilizzazione e grazie all’apporto di Università ed enti certificatori, si dovranno stabilire e standardizzare i parametri per la creazione dei “crediti blu” e l’attribuzione di un equo valore. Successivamente il modello dovrà essere testato e applicato per validarne l’efficacia sul campo, con l’obiettivo a lungo termine di poterlo replicare in altri contesti in Veneto, in Italia e in Europa.
Dalle prime simulazioni, si potranno recuperare 200.000 metri cubi d’acqua ogni anno.
«I diversi attori presenti nel mercato (aziende, cittadini, stakeholders) mostrano una crescente attenzione e sensibilità verso la produzione e il consumo sostenibile di beni – ha aggiunto Mara Thiene, docente del dipartimento TESAF dell’Università di Padova. – Questa propensione – come emerge da nostri studi anche in altri contesti – può generare una disponibilità a pagare un premium price per prodotti/servizi più sostenibili, che servirà a quantificare il valore economico dei crediti blu. Tale dinamica, unitamente alla volontà di costruire strategie di sostenibilità che riducano gli impatti ambientali delle attività economiche, può motivare le industrie a sviluppare iniziative di efficientamento idrico dei processi produttivi, oppure a finanziare attività svolte da terzi per ridurre la propria impronta idrica.»
LIFE Svolta Blu si propone quindi di aumentare l’interesse e la consapevolezza di imprese e cittadini nei confronti dei temi legati alla gestione delle risorse idriche rendendo al contempo disponibili maggiori risorse finanziarie per realizzare azioni efficaci di risparmio e tutela dell’acqua, con l’obiettivo di proteggere le risorse idriche vicentine in un contesto caratterizzato da uno stress idrico medio-alto.