“E’ un grande onore ed un particolare piacere per me ricevere la Cittadinanza Onoraria di Vicenza. Ringrazio Lei Signor Sindaco, tutti i Consiglieri e le Consigliere che hanno realizzato una così ampia convergenza sul mio nome. Ma naturalmente un saluto particolare va ai miei nuovi concittadini di Vicenza. La vostra città da oggi sarà anche un po’ mia”.
Queste le parole con le quali la senatrice a vita Liliana Segre, superstite e testimone della Shoah, ha scelto di aprire la lettera inviata al sindaco Francesco Rucco per ringraziare l’amministrazione comunale del titolo di cittadina onoraria.
Liliana Segre apprezza, in particolare, di essere stata riconosciuta nella motivazione del provvedimento consiliare come un simbolo “contro ogni totalitarismo e ogni forma di fascismo”: “È esattamente la mia posizione. – scrive la senatrice – Il modo in cui mi sono sempre rapportata ai drammi del ‘900, opponendo ad essi la cultura della democrazia, della Costituzione, della solidarietà e dell’accoglienza”.
Liliana Segre, dispiaciuta di non poter essere presente in città come vorrebbe, insieme alla gratitudine evidenzia nella lettera anche il suo desiderio di condividere con i vicentini “quei sentimenti democratici e costituzionali che storicamente sono appannaggio delle terre venete”. E, ricordando Vicenza medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza, auspica che la classe politica svolga “la propria importante funzione pubblica assumendo con coerenza i valori che informarono la lotta di Liberazione e la Costituzione repubblicana”.
“La storia e la dignità della nostra Vicenza – conclude Liliana Segre – valgano sempre per tutti noi come monito e come esempio”.