Linea ferroviaria Vicenza-Schio, Ciro Asproso (Coalizione Civica Vicenza): buona idea come metropolitana di superficie ma interrare i binari

873
Vicenza-Schio, impatto linea ferroviaria su Anconetta
Impatto su Anconetta linea ferroviaria Vicenza-Schio (rendering progetto Confindustria Vicenza)

La presidente di Confindustria, Laura Dalla Vecchia – scrive nella nota che pubblichiamo Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza (qui altre sue note su ViPiu.it, ndr) –, dice bene: “la Vicenza-Schio è una linea strategica e va potenziata realizzando la prima metropolitana di superficie del nostro territorio”. Ma per ottenere questo ambizioso quanto condivisibile risultato, la ricetta non può essere sempre e solo: asfalto e cemento. Peraltro, aggiungiamo noi, anche il quadruplicamento della Milano-Venezia è la giusta occasione per implementare un efficace sistema di trasporto metropolitano.
Spiace rilevare che la soluzione progettuale individuata per Linea ferroviaria Vicenza-Schio dall’ingegnere De Stavola ripropone – sebbene con una altezza più contenuta – un viadotto automobilistico di notevole impatto e di difficile utilizzo per gli utenti deboli della strada, bici e pedoni.
Al contrario, con l’interramento dei binari e la realizzazione di un sottopasso ferroviario (che dovrà essere eseguito con la tecnica degli scatolari costruiti fuori opera, ed immessi in sito mediante la spinta di martinetti idraulici), si evita qualsiasi interferenza sia urbanistica che ambientale, si limitano al minimo i disagi per i residenti e la viabilità in transito, e si possono utilizzare i parapioggia (sopra i binari interrati) per ottenere dei giardini pensili a servizio del quartiere.
Quanto agli 80 milioni di euro che secondo RFI sono necessari per realizzare il sottopasso ferroviario, si tratta di cifre allarmistiche e prive di riscontro. In realtà, il computo metrico estimativo del progetto di interramento dei binari – comprensivo di bonifica bellica e di giardini pensili – non eccede i 35 milioni di euro.
Ciò detto, sarebbe fuorviante limitare il tutto ai soli aspetti tecnici; opere di questa importanza hanno notevoli risvolti sociali e non possono prescindere dal rispetto delle regole di democrazia e partecipazione. Il Codice degli Appalti (ex art. 22 e 23) prescrive che il ricorso alla procedura del Dibattito Pubblico è obbligatoria per le grandi opere infrastrutturali e in ragione di ciò, chiediamo al Sindaco di attivarsi per mettere a confronto il progetto di sovrappasso automobilistico con quello di interramento dei binari.

Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza