Lino Dainese confermato presidente del CISA Andrea Palladio: nel cda entrano Federico Faggin ed Elena Zambon

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Lino Dainese presidente Cisa
Lino Dainese presidente Cisa

Il 10 maggio 1959 il Centro Palladiano si presentò per la prima volta alla città con una cerimonia al teatro Olimpico. A 60 anni esatti da quella prima uscita “pubblica”, venerdì scorso si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. I nuovi componenti sono: Antonio Foscari (Regione del Veneto), Luisa Benedini (Provincia di Vicenza), Federico Faggin (Comune di Vicenza), Lino Dainese (Camera di Commercio), Antonio Vescovi (soci sostenitori), Roberto Ditri ed Elena Zambon (soci partecipanti).

Ha voluto essere presente all’inizio della riunione il Sindaco di Vicenza Francesco Rucco, che ha portato il saluto e l’augurio della città. Confermato all’unanimità alla presidenza Lino Dainese, mentre il nuovo vicepresidente è il veneziano Antonio Foscari, figura di rilievo europeo, a lungo componente del consiglio di amministrazione del Louvre di Parigi.

Internazionalizzazione, impegno per Vicenza e consolidamento delle attività di ricerca e le collaborazioni con le grandi università internazionali saranno gli obiettivi del consiglio, che resta in carica fino ad aprile 2023. Il presidente del consiglio scientifico, il professor Howard Burns, ha illustrato ai presenti le principali iniziative già in fase avanzata, come il seminario internazionale di giugno su Raffaello architetto, in collaborazione con i Musei Vaticani e il Max Plank Institut tedesco, la grande mostra di ottobre negli USA su Thomas Jefferson e Andrea Palladio, la mostra a Vicenza a novembre sui tesori della collezione Papafava, recentemente donata al Centro dalla nobile famiglia padovana.

“Sono particolarmente onorato – dichiara Lino Dainese – di poter proseguire il lavoro iniziato nel 2014. Con i colleghi del consiglio abbiamo potuto confrontarci sulle sfide dei prossimi anni e guardiamo con serenità e fiducia al futuro del Centro. Ci attendono sfide importanti ma molto affascinanti, soprattutto per ciò che riguarda il rilancio della cultura palladiana della città e i progetti di ricerca che grazie al consiglio scientifico permettono al nostro Centro di dialogare e collaborare alla pari con i migliori istituti culturali e scientifici internazionali. Ringrazio gli enti pubblici e le realtà private – prosegue il presidente Dainese – per aver nominato persone competenti, appassionate e disponibili a collaborare con tutti noi per obiettivi importanti e condivisi, come una nuova alleanza tra cultura e impresa. Ringrazio in particolare Federico Faggin ed Elena Zambon che, nonostante gli impegni pressanti, hanno accettato di entrare in consiglio per amore verso Vicenza”.

Profilo dei componenti il Consiglio di Amministrazione per il mandato 2019-2023

Antonio Foscari
Antonio Foscari

Luisa Benedini, architetto, si occupa soprattutto di interventi sull’edilizia storica. È vicedirettore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Vicenza e dal 2011 al 2016 è stata vicedirettore di C4-Centro Cultura del Contemporaneo di Caldogno.

Lino Dainese è un imprenditore impegnato dal 1972 nella creazione di sistemi intelligenti per chi pratica sport dinamici. Il sistema chiamato D-air è una realtà di successo mondiale, sia in pista che nella vita quotidiana e nel mondo del lavoro. La nuova sfida è ora estendere i “vestiti intelligenti” alla vita di tutti i giorni, proteggendo anziani e bambini, ma anche alle condizioni estreme dei voli spaziali, collaborando con il MIT di Boston e l’agenzia spaziale ESA.

Elena Zambon

Dal 2004 al 2012 è stato nel Consiglio di Amministrazione del MART di Rovereto e dal 2002 siede in quello del CISA Andrea Palladio, di cui ha assunto la presidenza nel 2014. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Masi Civiltà Veneta, nel 2014 il Premio Leonardo Qualità Italia e a Vienna, nel 2015, il Professor Ferdinand Porsche Prize per l’innovazione.

Roberto Ditri è presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. È stato amministratore delegato e direttore generale della Marelli Motori di Arzignano, società del Gruppo inglese Melrose PLC, dal 1997 al 2014. Dal 2002 ha avuto inoltre la responsabilità delle società del Gruppo con sede in Inghilterra, Germania, Stai Uniti, Malesia e Sud Africa. È stato presidente della Fiera di Vicenza dal 2010 al 2012 e vicepresidente di Confindustria Vicenza, con la delega all’Internazionalizzazione (2008-2012). Dal 2016 siede fra i probiviri di Federmeccanica. Dal 2015 siede nel Consiglio di Amministrazione del CISA Andrea Palladio e nel CdA di Sisma, azienda metalmeccanica dell’Alto Vicentino. Top manager con vocazione alla visione globale

Federico Faggin

delle problematiche, segue con passione l’evoluzione del mondo culturale.

Federico Faggin, vicentino, è stato l’artefice di un gran numero di realizzazioni tecnologiche d’avanguardia a partire da quando, giovanissimo, all’Olivetti progettò in parte e costruì un calcolatore elettronico sperimentale a transistori. Dopo la laurea sviluppò processi di fabbricazione per circuiti integrati che permisero di fare le prime memorie dinamiche, le prime memorie non-volatili, i primi microprocessori e i sensori d’immagine CCD. Nel 1971 progettò il primo microprocessore al mondo – l’Intel 4004 – e una serie di altri prodotti dalla Zilog, azienda da lui fondata e diretta. Nel 1986 fondò e condusse la Synaptics, dove vennero progettati alcuni chips con reti neurali artificiali, il Touchpad (1994) e il Touchscreen (1998): dispositivi che hanno rivoluzionato l’interfaccia uomo-macchina nelle apparecchiature mobili.

Federico Faggin ha ricevuto otto lauree ad honorem e decine di riconoscimenti e onorificenze negli Stati Uniti, in Europa e Asia, tra cui spiccano il Kyoto Prize for Advanced Technology (1997) e il Lifetime Achievement Award della European Patent Organization (2006). Nel 2009 alla Casa Bianca il presidente Barack Obama lo ha insignito della National Medal of Technology and Innovation. Dal 2011 Faggin si sta dedicando a tempo pieno allo studio della consapevolezza attraverso la Federico and Elvia Faggin Foundation, una fondazione non-profit da lui creata.

Antonio Foscari, architetto e professore di Storia dell’architettura presso Università Iuav di Venezia, è tra i più noti studiosi a livello internazionale di Palladio e di architettura rinascimentale veneziana e veneta, a cui ha dedicato decine di saggi e libri celebri come Armonia e conflitti: la chiesa di San Francesco della Vigna nella Venezia del Cinquecento (1983, con Manfredo Tafuri) e, recentemente, Andrea Palladio: Unbuilt Venice (2010) e Tumult and Order: Malcontenta 1924-1939 (2012), quest’ultimo dedicato alla storia novecentesca della villa realizzata da Andrea Palladio per i suoi antenati.

Dal 1996 al 1999 è stato presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 2005 è vicepresidente della Fondazione Querini Stampalia, dal 2005 al 2011 è seduto nel Consiglio di Amministrazione del Louvre e dal 2017 in quello del CISA Andrea Palladio. Commendatore al merito della Repubblica Italiana dal 2003, nel 1990 è stato insignito della Légion d’Honneur de la République Francaise.

Antonio Vescovi, architetto, è direttore della progettazione nell’omonima impresa di costruzioni, una delle aziende storiche nella città di Vicenza. Dal 2014 al 2018 è stato presidente della sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria Vicenza, prima realtà ad aderire ai Soci sostenitori del Centro palladiano nel 2005. Nei quattro anni precedenti è stato vicepresidente dei costruttori vicentini e in passato è stato anche coordinatore del Gruppo giovani imprenditori edili dell’Associazione.

Elena Zambon è presidente di Zambon SpA, multinazionale farmaceutica fondata a Vicenza nel 1906 e presente in 20 Paesi con filiali in Europa, America e Asia. È presidente della Fondazione Zoé – Zambon Open Education, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori del settore sulla necessità improcrastinabile di affrontare in maniera strutturata l’evoluzione contemporanea dei concetti di salute, qualità della vita e benessere della persona. Siede nel Consiglio di Amministrazione di UniCredit, Ferrari SpA e IIT- Istituto Italiano di Tecnologia.

È presidente di AIdAF, Associazione Italiana delle Aziende Familiari, e Board Member di FBN, il network internazionale del Family Business. È inoltre vicepresidente di Aspen Institute Italia, fa parte dell’Advisory Board della School of Management del Politecnico di Milano e del Campaign Board dell’Università Bocconi. È Cavaliere del Lavoro, Accademico Olimpico, e ha ricevuto i premi Imprenditore Olivettiano, Marisa Belisario, il Premio Masi e, lo scorso anno, il Premio Leonardo.

Assistono alle sedute del Consiglio di Amministrazione:

Howard Burns dal 1993 è presidente del Consiglio scientifico del Centro, con cui collabora dal 1973, quando curò la sezione dedicata ai disegni della grande rassegna vicentina su Palladio. A Palladio ha poi dedicato le mostre di Londra nel 1975 e di Vicenza, Londra, Barcellona, Madrid nel 2008 (con Guido Beltramini). Ha insegnato all’Università di Cambridge, al Courtauld Institute of Art di Londra, Harvard University, Università Iuav di Venezia, Scuola Normale Superiore di Pisa, e negli ultimi anni è visiting professor al MIT e Harvard University.

Docente generoso e appassionato, ha formato almeno tre generazioni di storici dell’architettura, che oggi insegnano nelle principali università in Europa e Stati Uniti. Burns ha avuto un ruolo di rilievo nella preparazione di tutte le mostre del Centro di studi palladiani e nell’organizzazione di esposizioni su Raffaello (Roma, 1984), Giulio Romano (Mantova, 1989), Francesco di Giorgio (Siena, 1993). A tutt’oggi attivissimo nella produzione scientifica di studi su volumi e sulle principali riviste internazionali, si occupa di Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Pirro Logorio, Michele Sanmicheli, Michelangelo.

Guido Beltramini è direttore del Centro dal 1991. Dal 2015 è visiting professor a Harvard University. Nel 2016 è stato visiting professor al Royal College – Victoria and Albert Museum, Londra. È stato borsista presso il Canadian Centre for Architecture a Montreal (2011), Columbia University (2009-2010), Harvard University (2006 e 2008). Dal 2012 è componente dell’International Advisory Panel di «Architectural History», la rivista della Society of Architectural Historians of Great Britain. Dal 2013 è membro del Board of Trustees del Canadian Centre for Architecture di Montreal e dal 2018 di quello del FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Studioso di Palladio e dell’architettura rinascimentale, ha curato mostre a Vicenza, alla Biennale di Venezia, alla Royal Academy of Art di Londra, al Morgan Library and Museum di New York, al National Building Museum di Washington.