L’intervento all’ONU di Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, sul tema “Cambiamento climatico e Famiglia”

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L’intervento all’ONU di Roberto Ciambetti
L’intervento all’ONU di Roberto Ciambetti

Nel corso del suo intervento alle Nazioni Unite nella sessione di lavoro sul tema “Cambiamento climatico e Famiglia”, organizzato dal dipartimento Affari Sociali ed Economici delle Nazioni Unite (UnDesa) nell’ambito delle celebrazioni per il 30esimo anniversario dell’indizione da parte dell’Onu dell’Anno della Famiglia, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha preso spunto “dall’inondazione che ha recentemente colpito in maniera devastante Porto Alegre e il Rio Grande do Sul ma anche, e per la seconda volta nel volgere di pochi mesi, il territorio Vicentino. Per capire l’importanza del rischio idrogeologico in Veneto basti pensare che l’alluvione del 2010 colpì nel Veneto centrale oltre 10.000 tra famiglie e imprese con stimati danni per un miliardo di euro. Da allora abbiamo attivato un piano di messa in sicurezza realizzando 13 su 23 bacini di laminazione previsti: proprio in queste ore il Veneto centrale, in particolarmente la città di Vicenza, sta vivendo un’emergenza straordinaria, ma grazie ai bacini che abbiamo realizzato, ancora una volta nel volgere di pochi mesi la città è stata salvata da una inondazione devastante. Molto è stato fatto, ma tantissimo resta da fare: il piano di interventi è di circa 600 milioni di euro, fino ad aggi abbiamo speso oltre 100 milioni, abbiamo più di 2.527 cantieri aperti, ma proprio quanto è accaduto in queste ore ci dice che dobbiamo accelerare i lavori, superare le resistenze locali e soprattutto trovare le risorse: parliamo di almeno 500 milioni di euro, una cifra altissima ma poca cosa rispetto al costo dei danni e del disagio sopportato dalla popolazione”.

Roberto Ciambetti all'Onu per  “Cambiamento climatico e Famiglia” con a destra Regina Maroncelli Florio, pres. ELFAC, e a sinistra Kinga Joò, membro European Policy and International Affairs Advisor, National Association of Large Families (NOE)
Roberto Ciambetti all’Onu per “Cambiamento climatico e Famiglia” con a destra Regina Maroncelli Florio, pres. ELFAC, e a sinistra Kinga Joò, membro European Policy and International Affairs Advisor, National Association of Large Families (NOE)

Roberto Ciambetti ha poi spiegato che “non si lotta contro il cambiamento climatico: dobbiamo adattarci ai mutamenti e ciò significa cambiare stili di vita e modelli produttivi. Dobbiamo dire addio all’economia lineare e passare al più presto all’economia circolare, che crea ricchezza grazie al risparmio, al riuso, al riciclo, alla lotta allo spreco non solo alimentare. La città moderna deve essere resiliente, elastica, capace di adattarsi ai nuovi scenari. Ciò comporta investimenti imponenti, ma senza questi investimenti il conto pagato da cittadini, famiglie e imprese sarebbe ben più alto. Guido Piovene parlando del paesaggio veneto diceva ‘Nel Veneto dove sono nato la natura è specialmente dolce; eppure so che molto, e proprio quello che ci sembra più naturale, è invece artificiale, fatto dall’uomo. Nessuno pensa più che sono opere nostre quei canali che scorrono nelle campagne riflettendo con naturalezza gli alberi, i prati e il cielo’. Come spiegava il grande letterato e giornalista, una società intelligente crea capolavori, una società cattiva, egoista, tesa al profitto costi quel costi senza badare ai danni che crea, produce disastri: ora è il momento di mostrarsi intelligenti e agire con intelligenza. E agire con intelligenza significa anche saper ascoltare e comprendere i bisogni delle famiglie e dei cittadini: non credo a una politica che cala dall’alto, anzi impone, scelte onerose per la collettività, come ha fatto recentemente l’Unione Europea generando proteste motivate in tutta Europa: bisogna ascoltare i cittadini, capirli e costruire con loro un progetto condiviso. Solo così riusciremo a costruire una città resiliente capace di fronteggiare i cambiamenti climatici