L’argomento di tentate speculazioni di banche grandi, soprattutto, e piccole e dei ritardi, in primis da parte di queste ultime, nel concedere rapidamente la liquidità disposta con il richiamo all’urgenza dall’omonimo decreto emanato dal governo Conte, è stato il motivo della convocazione in audizione martedì scorso del direttore generale dell’ABI (Associazione bancaria italiana), Giovanni Sabatini, da parte della Commissione di Inchiesta sul sistema bancario e finanziario e del duro richiamo alla responsabilità del parlamentare vicentino Pierantonio Zanettin.
Oggi, a causa soprattutto dei ritardi nella concessione della boccata di ossigeno di liquidità fino a 25.000 euro con garanzia statale al 100% a microimprese e professionisti in crisi per l’emergenza Coronavirus e di importi maggiori ad aziende medie e medio grandi con garanzie tra l’80 e il 90%, è intervenuta la Dr.ssa Margherita Monti.
La Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Vicenza ha richiamato all’ordine proprio le banche che più dovrebbero essere vicine al territorio, le BCC, con una lettera che pubblichiamo indirizzata ai Direttori Generali delle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza. e cioè Banca Centro Veneto (Bassano Banca), Banca San Giorgio, Cra Brendola, Banca Altovicentino, Banca Bcc Vicentino.
Nell’attesa dei commenti e della “spinta a fare” di tutti politici vicentini, locali, regionali, nazionali ed europei, che abbiamo già contattato via mail e che invitiamo anche qui, se non raggiunti dal nostro invito diretto, ecco la più che condivisibile lettera della dr.ssa Margherita Monti che rivolge un cortese ma fermo appello alla BCC vicentine a concedere rapidamente l’indispensabile e indilazionabile liquidità nel rispetto delle, semplici, regole fissate senza appesantirle di una burocrazia che questa volta non è romana ma rischia di essere tutta made in Vicenza.
Gentili Signori,
vorrei condividere con Voi alcune riflessioni circa le procedure oggi seguite dalle Vostre Banche nella richiesta della domanda di finanziamento ex art. 13, comma 1, lett. m) del DL 8/4/2020.
Da informazioni e indicazioni che mi sono state inoltrate da parte di colleghi commercialisti nell’ambito della loro attività di supporto alle Aziende clienti, l’approccio adottato dalle banche di credito cooperativo del nostro Territorio (siano esse gruppo ICCREA o Casse Centrale) nella gestione della pratica di richiesta del finanziamento non risulterebbe coerente e richiederebbe documentazione a sostegno diversa e sovrabbondante rispetto a quella che dovrebbe prevedere una procedura “leggera” di erogazione del credito.
Per semplificare, in sede di istruttoria oltre al modello 4bis di richiesta finanziamento accompagnato da documento di riconoscimento in corso di validità, al certificato di iscrizione camerale o all’Albo professionale di appartenenza e all’ultima dichiarazione dei redditi presentata o copia dell’ultimo bilancio depositato, viene richiesta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art 47 del DPR 445/2000 più altra idonea documentazione attestante l’importo dei ricavi conseguiti nel 2019 (in caso di soggetti costituiti dopo il 01.01.2019) o del bilancio di esercizio chiuso al 31/12/2019.
Quest’ultima documentazione richiesta risulta, a mio parere, sovrabbondante ed eccessivamente onerosa per i soggetti richiedenti il finanziamento in conseguenza del fatto che, come ben sapete, ad oggi la maggioranza delle Aziende, a causa dell’emergenza sanitaria che ha consentito loro di rinviare l’approvazione dei bilanci a 180 gg, non hanno ancora definito le loro situazioni contabili 2019.
Tutto questo a fronte di quanto riesce ad erogare una Banca come Intesa San Paolo, compilando on line la richiesta di finanziamento erogato al signor Alessio Salmaso di Montegrotto Terme, dopo solo 24 ore dall’invio del file (vedi Ansa 22/4/2020).
I tempi di accesso alla liquidità devono oggi poter essere fluidi e veloci nella massima trasparenza e fiducia reciproca delle Parti, a maggior ragione se i soggetti che richiedono il finanziamento hanno alle spalle l’intermediazione del Commercialista in qualità di garante dei conti.
Nella certezza che vogliate considerare queste mie riflessioni uno stimolo per collaborare assieme nella ripresa e nel superamento dell’emergenza economica che il nostro Territorio sta affrontando e dovrà affrontare nei prossimi mesi, sono disponibile ad un sollecito confronto e alla condivisione di un protocollo urgente di regole certe per facilitare ilnostro comune lavoro.
Un caro saluto.
Dr.ssa Margherita Monti
Presidente del Consiglio dell’Ordine