Liquidità, le BCC vicentine si piccarono con Monti e Zanettin ma Commissione Banche fotografa il flop del sistema Iccrea – Cassa Centrale

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Pierantonio Zanettin e Margherita Monti

Il 24 aprile titoliamo «Liquidità, dr.ssa Monti (presidente Commercialisti Vicenza) striglia Bcc Centro Veneto, San Giorgio, Brendola, Altovicentino, Bcc Vicentino», il 25 «Liquidità, on. Zanettin raccoglie le lagnanze della dr.ssa Monti a nome dei Commercialisti: interpellanza al MEF su lentezza BCC vicentine», il 26 più timidamente anche l'on. Covolo (Lega) le esorta a «fare di più».

Poi, il 28 aprile, diamo spazio, come sempre facciamo, anche alla "reazione", un po' meditata (lenta?) delle nostre Bcc titolando «Banche di Credito Cooperativo Vicentine rispondono ai Commercialisti: “siamo in prima linea per i finanziamenti” le loro tesi in cui, evidenziano le «oltre 4 mila... domande già presentate in relazione al Decreto liquidità del Governo».

Le 5 BCC, suddivise come adesione tra ICCREA di Roma e Cassa Centrale di Trento, prima dichiarano di apprezzare «gli scambi dialettici e le segnalazioni costruttive con gli Ordini professionali» ma questo «purché questo rapporto si basi sulla correttezza e non sulla denuncia di casi particolari, che vengono presentati ad una platea allargata, se non pubblica di lettori, in modo indiscriminato come fossero la normalità dei casi», poi definiscono questo atteggiamento, della presidente dell'Ordine dei commercialisti di Vicenza, «non accettabile e francamente poco deontologico».

Poi, visto che ci sono, le 5 BCC vicentine sparano una bordata anche contro i politici tra cui l'on. Zanettin in particolare, pensiamo, visto che l'avvocato vicentino si era esposto nettamente a favore di chi aspetta la promessa liquidità e meno l'on. Covolo che era stata, invece, abbastanza più attenta ai residui poteri bancari locali piuttosto che a chi i suoi capi nazionali, Salvini, e regionali, Zaia, dicono di tenere "prima di ogni cosa" (leggasi banche): «Peggio ancora stigmatizzare politicamente questa diatriba, senza opportuna verifica dei necessari iter e delle competenze. E’ un modo di operare poco rispettoso del lavoro, degli sforzi e delle responsabilità delle nostre BCC».

Margherita Monti colpita e Pierantonio Zanettin affondato allora?

No, sembrerebbe, dai dati raccolti e diffusi il 27 maggio nella nona seduta della Commissione di Inchiesta sul sistema bancario e finanziario con scorno conseguente di Cassa Rurale di Brendola, Banca Alto Vicentino, Centroveneto Bassano Banca, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, BCC Vicentino-Pojana Maggiore e triste soddisfazione della presidente Monti e dell'on. Zanettin, che dovranno continuare a impegnarsi a tutela di chi aspetta un po' di liquidità anche dalle banche del... territorio.

Quei dati, infatti, risultanti dalle risposte ad un questionario predisposto dalla Commissione, di cui fa parte anche il deputato vicentino, con 10 domande per 148 sui circa 400 esistenti in Italia tra gruppi bancari, banche singole e filiali italiane di banche estere sulla raccolta e sulla "lavorazione" delle richieste di finanziamenti, sotto e sopra i 25.000 euro (cifra in sede di conversione del decreto salita a 30.000 euro) con diverse modalità ma tutte coperte al 100% o poco meno da garanzie statali, bocciano inequivocabilmente e fino a questo momento il sistema BCC targato Iccrea e Cassa Centrale e, quindi, i nostri 5 istituti locali a meno che questi non abbiano, e dimostrino, al di là delle loro piccate reazioni alle critiche, dati percentuali diversi da quelli delle due capogruppo.

La Guardia di Finanza che ha curato la "somministrazione" del questionario e, poi, l'elaborazione delle risposte, in parte arrivate in ritardo, fotografa così le due centrali della Banche di Credito Cooperativo: -

  • ICCREA, a fronte di 32.226 domande presentate al 16 maggio per importi inferiori a 25.000 euro, all'8 maggio, data di ultima rilevazione, ha erogato i finanziamenti a 820 richiedenti per un totale di 13 milioni di euro; al 16 maggio 2020 le richieste di finanziamento superiori a 25.000 euro sono state 4.615 mentre al giorno prima ha erogato 17 finanziamenti per 2,3 mln in totale (in tutto le Bcc che aderiscono al gruppo romano hanno "prestato" 15.3 milioni garantito al 100% dallo stato a 837 beneficiari su una massa di 36.841 richieste, ndr)
  • Cassa Centrale, a fronte di 9.021 richieste di importi fino a 25.000 euro ne ha accolte e ammesse all'erogazione 1913 per un importo imprecisato all' 8 maggio 2020; delle domande di finanziamento sopra i 25.000 euro e degli eventuali accoglimenti le BCC che fanno capo a Trento nulla sanno, invece, dire.

In attesa che ci risponda anche la dr.ssa Monti, contattata via mail vista l'ora tarda e non avendone recapiti personali, l'on. Zanettin, additato insieme con la presidente dell'ordine dei Commercialisti di Vicenza, al pubblico ludibrio dalla Bcc vicentine, ci ha subito fornito l'ambito in cui collocare l'iniziale flop del sistema BCC lasciandoci ancora sperare, però, che le 5 vicentine siano un'eccezione rispetto al quadro nazionale delle loro consorelle: «Dai dati forniti risultano i seguenti dati complessivi: per i prestiti fino a € 25.000 le domande presentate, alla data del questionario, sono state 559.139 con 290.114 accolte e/o erogate per una media pari a 51,8%».

Più tardi pubblicheremo con l'auto del commento di Zanettin una prima sintesi sui dati complessivi, inclusivi anche dei tempi e delle modalità di "lavorazione", queste ultime spesso al di là della norma, delle domande per accedere a una liquidità che già quando fu concessa per legge era urgente e ora appare sempre di più vitale.

Ma se il deputato vicentino, riguardo al 51.8% delle richieste di primo livello per ora andate complessivamente a buon fine, ci dichiara di voler "sperare che questo risultato modesto sia solo dovuto ai tempi di lavorazione delle pratiche e non ad un atteggiamento ostruzionistico delle banche", che dire delle 41.227 domande di finanziamento alle BCC delle loro due centrali "evase" positivamente per solo 2.733 richiedenti con una percentuale positiva solo del 6.6%?!

Banche del territorio o impantanate in un territorio di inefficienze se non, Dio non voglia, di scarsa liquidità o, peggio, sensibilità?

Felici di essere smentiti, aspettiamo fatti diversi da quelli ad oggi ricavati dalla Commissione Banche.

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