Secondo l’agenzia di stampa statale IRNA, l’Iran ha arrestato più di 100 persone in relazione al sospetto avvelenamento di centinaia di studentesse in tutto il Paese.
Citando una dichiarazione del Ministero degli Interni iraniano, l’IRNA ha spiegato che le persone sono state “identificate, arrestate e indagate” in diverse città, tra cui la capitale Teheran.
Negli ultimi mesi il Paese ha assistito a un’ondata di presunti avvelenamenti, avvenuti quasi esclusivamente in scuole femminili. Mentre i politici iraniani hanno suggerito che le ragazze potrebbero essere state prese di mira da gruppi islamisti, gli attivisti ritengono che gli avvelenamenti possano essere collegati alle proteste nazionali scoppiate lo scorso settembre per la morte di Mahsa Amini.
Molte studentesse hanno partecipato attivamente alle manifestazioni, togliendosi il velo obbligatorio in classe, strappando le immagini della Guida Suprema Ayatollah Ali Khamenei e chiedendo la sua morte.
Medici, genitori e insegnanti hanno accusato il governo iraniano di voler mettere a tacere le vittime. Secondo i media statali iraniani, i primi casi di avvelenamento sospetto si sono verificati a novembre in una scuola superiore della città di Qom, dove sono state ricoverate 18 studentesse.
Un altro incidente nella città è avvenuto a febbraio, quando più di 100 studenti di 13 scuole sono stati ricoverati in seguito a quelli che le agenzie di stampa statali iraniane hanno descritto come “avvelenamenti seriali”.
La Casa Bianca ha dichiarato che deve esserci un’indagine “credibile e indipendente” sugli avvelenamenti delle studentesse in Iran, suggerendo che potrebbe essere compito delle Nazioni Unite esaminare la questione.
fonte: The Vision