Liste d’attesa, Il Giornale di Vicenza: “Ulss 8 Berica stanzia fondo da 1,5 milioni di euro”

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L’Ulss 8 Berica ha stanziato un fondo da 1,5 milioni di euro provenenti dalla Regione Veneto per ridurre le liste d’attesa. Con le risorse economiche per l’anno in corso l’azienda ha stretto accordi con 11 strutture private accreditate del territorio.

Se ne è occupato Il Giornale di Vicenza citando un provvedimento della dirigenza firmato dalla dg dell’epoca, Giuseppina Bonavina, recentemente sostituita da Patrizia Simionato. In essa si legge che “<<Il Piano per il primo semestre prevede circa 43.477 prestazioni aggiuntive da acquistare dal personale interno e circa 28.501 da acquistare da strutture private accreditate. Come da indicazioni della cabina di regia coordinata dal dg area sanità e sociale, relativamente alle prestazioni aggiuntive da acquisire dalle strutture private accreditate, si è proceduto a richiedere alle stesse strutture la disponibilità ad eseguire una prima tranche di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle già contrattualizzate a budget. La richiesta è stata limitata al primo trimestre del 2024, in mancanza di disponibilità da parte delle strutture private ad impegnarsi oltre il mese di marzo quando sembrerebbe dover entrare in vigore il nuovo tariffario regionale>>. Per questa prima tranche, l’Ulss ha impiegato poco meno di 822 mila euro a fronte dell’acquisto di 11.043 prestazioni sanitarie”.

Il quotidiano locale riporta inoltre che la disponibilità delle strutture private a erogare prestazioni riguarda anche aprile 2024 per un costo di quasi 698 mila euro.

Nei primi quattro mesi di quest’anno la previsione è che le strutture private accreditate smaltiscano circa un terzo del totale delle prestazioni richieste e concordate”, si legge du GdV.

Per accorciare le liste d’attesa l’Ulss farà comunque ampio ricorso alle prestazioni del personale interno, ma “a gettone”, per quasi 43.500 prestazioni nel 2024.

Anche per questo, nel complesso il piano finanziato dalla Regione con una delibera ad hoc conta su fondi per 3,6 milioni. Questa è una delle problematiche con cui dovrà confrontarsi la nuova dg Simionato e che ha già sperimentato nella sua esperienza alla guida dell’azienda sanitaria Polesana. Oltre a questo, come aveva dichiarato al Giornale di Vicenza il giorno dopo la nomina, dovrà combattere contro il «momento complesso» per la sanità: «L’esigenza principale – aveva spiegato – è di acquisire professionalità. Ci sono grosse carenze sul mercato del lavoro per i medici, almeno per alcune specialità come pronto soccorso, rianimazione, ortopedia, e ancora di più per gli infermieri. La difficoltà principale è questa»”.

Fonte: Il Giornale di Vicenza