Anche il popolare scienziato 24enne Sammy Basso , affetto da progeria e residente a Tezze sul Brenta (Vicenza), si è espresso sul nuovo Dpcm del Governo. Lo ha fatto con un post sulla sua seguitissima pagina Facebook. “Nuovo DPCM, nuove proteste, rabbia, e un’Italia spaccata in due come se fossimo allo stadio – esordisce-. Non sono nessuno per dire cosa bisogna o cosa non bisogna fare, a parte mettere la mascherina ed evitare assembramenti. Però sono un uomo, un cittadino, sono italiano e sono veneto”.
“Non voglio aggiungere rabbia alla rabbia, ma volevo esprimere la mia vicinanza, perché ahimè, è l’unica cosa che posso fare in questo momento, al mio popolo, che amo e al quale sono legato visceralmente. A chi se n’è andato a causa del Covid-19, a chi soffre per aver perso dei cari. A chi ora si vede costretto a tirar cinghia, a chi ha investito sulla sicurezza e sul lavoro e che ora è costretto a chiudere, a lasciare i sogni in stallo per chissà quanto tempo”.
Sammy, laureato in Scienze Naturali e Fondatore dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, esprime tutta la sua vicinanza a un popolo che vede sempre più diviso: “Siamo divisi in ricchi e poveri, garantiti e sacrificabili, casta e popolo, famosi e invisibili, chi Chiede di gran lunga sacrifici e chi i sacrifici li fa sul serio. È innegabile che il virus esiste e fa paura. È innegabile che la curva dei contagi stia salendo e che le terapie intensive si stiano Pericolosamente riempiendo. Innegabile che paghiamo lo scotto di comportamento scellerati di molti”.
“È innegabile che chi di dovere non ha fatto abbastanza, non ha ascoltato gli enti più locali, non ha dato un occhio ai dati, non ha dato ascolto a medici e scienziati, né agli specialisti, né al pianto di molti .La burocrazia è stata sopra alla scienza. Poco conta se in Europa o in altre parti del mondo sono presi peggio sanitariamente, poiché pagheremo il prezzo per certe scelte, del singolo, o dello Stato, per molto tempo”.
Il suggerimento di Sammy è “restiamo umani. Restiamo ancorati ai nostri valori, a quello che una volta chiamavamo Mos Maiorum. E restiamo legati alla razionalità, alla scienza, lo faccia il popolo, lo faccia chi comanda. Ricordiamoci che non potremo mai star bene se pensiamo sia lecito fregarcene se qualcuno non arriverà a fine mese, né se pensiamo si possa fregarsene altamente della salute pubblica”.